A quasi 20 anni dall’introduzione in Italia del lavoro in somministrazione, 7,5 milioni di persone attraverso questo canale hanno avuto accesso a un lavoro dipendente. Con un’accelerazione importante negli ultimi anni che, a fine 2016, dovrebbe arrivare al traguardo di 675 mila unità – valore che attesta nel 2016 una crescita dell’occupazione media mensile su base annua pari all’8%.
Secondo i dati di Assolavoro i cui associati esprimono l’85% del giro di affari del settore, le agenzie per il lavoro impiegano 10 mila addetti in più di 2 mila filiali distribuite sull’intero territorio nazionale. Nel terzo trimestre 2016 il numero di lavoratori somministrati iscritti negli archivi Inail è aumenta dell’1,1% rispetto al 2015. La variazione maggiore si registra nei settori dell’istruzione (+18,5), dei trasporti (+15,6%) e del commercio e riparazione di autoveicoli (+14,6). In contrazione invece la pubblica amministrazione (-15%), l’industria dei mezzi di trasporto (-12,4%) e l’industria del legno (-10,6%).
Dal 1997 – anno in cui il “pacchetto Treu” introdusse in Italia il ruolo delle agenzie del lavoro – a oggi il bilancio è certamente positivo. Un totale di 1,9 milioni di lavoratori somministrati sono stati stabilizzati a tempo indeterminato.