Le risorse per Industria 4.0 sono in manovra. Nel frattempo si moltiplicano eventi di formazione e incontri pubblici per preparare il salto culturale delle imprese, soprattutto di quelle medio piccole. Ma c’è ancora un dato che alimenta preoccupazione in vista dell’attuazione degli obiettivi del piano: nei Comuni dei distretti industriali la copertura della banda utralarga è spesso vicina allo zero virgola, atro che digitalizzazione della manifattura.
Il target fissato dal governo – tutte le imprese raggiunte da almeno 30 megabit al secondo entro il 2020 e il 50% da almeno 100 mega – se non è particolarmente ambizioso confrontato con le medie già raggiunte in Europa, diventa quasi una sfida eroica di fronte alla nostra attuale fotografia. Il dato nazionale di copertura della banda ultralarga nel 2016 arriva in termini di unità immobiliari raggiunte a un poco entusiasmante 35,4%, che scende all’11% considerando i 100 mega. Ma dove l’industria produce, paradossalmente, va anche meno bene. Solo il 17% dei Comuni che ricadono nel territorio dei distretti industriali, 375 su 2.105, è in qualche misura raggiunto dai 30 megabit/al secondo, che si tratti di coperture vicino al 100%, percentuali irrisorie o dati nel mezzo tra questi tra due estremi.