Il Report Tv&Media di Ericsson indica una percentuale settimanale di tempo trascorso a guardare tv e video su dispositivi mobili in crescita dell’85% fra 2010 e 2016. Si può obiettare che la tv tradizionale continua ad avere un peso preponderante e le dimensioni dei due mercati, televisione e videostreaming, sono molto distanti ancora. Ma resta vero che le abitudini di consumo di video stanno cambiando molto velocemente. Piacciono sempre di più le maratone “binge warching” e solo concentrandosi sull’on demand il tempo speso nella visualizzazione di contenuti à la carte è aumentato del 50%.
Limitando l’analisi al dato italiano, il sorpasso fra on demand e tv lineare è già avvenuto, dal momento che il 55% degli intervistati dichiara di preferire la possibilità di personalizzare il palinsesto. Il panel di riferimento dello studio è composto da consumatori tra i 16 e i 69 anni, e questo determina in parte l’emergere di risultati positivi per lo streaming.
Ciò che è certo è che i tre global palyer (Netflix, Apple e Amazon) crescono sempre di più. Il mercato internet si caratterizza infatti per alti tassi di concentrazione, tant’è che i tre big statunitensi detengono già il 67% della quota globale e sono in costante crescita. Netflix, solo in Italia, ha già circa 170mila abbonati al servizio; mentre è presente in 190 Paesi con oltre 86 milioni di iscritti.