Grazie al pacchetto di misure che ha nell’iperammortamento al 250% l’arma più potente, le prospettive per il 2017 per il settore dei macchinari si tingono di rosa, con una crescita prevista di 6,9 punti percentuali del consumo interno di impianti in grado di spingere la produzione a 5,7 miliardi di euro, a ridosso del record storico del 2007.
Da tre anni a questa parte la principale novità per il settore è il risveglio del mercato nazionale, che ha portato al quasi raddoppio del consumo italiano di robot, crescita di cui hanno beneficiato in particolare i costruttori nazionali. Il progresso della produzione 2016, arrivata a 5,48 miliardi (+5%), vede come protagonista proprio il mercato interno con consegne balzate del 20,5%.
La crescita a doppia cifra arriva in un momento quanto mai propizio prendendo idealmente il testimone dal business oltre-confine. Il 2016 si chiude infatti per l’export con un arretramento del 3,3% generato anzitutto da una debolezza corale dei Bric’s. Nei primi nove mesi Brasile e Russia dimezzano gli acquisti di robot e la Cina cede quasi il 10%. Altro punto dolente è il mercato statunitense, tornato alle spalle della Germania tra gennaio e settembre. Ma il 2017 sarà l’anno in cui anche l’export tornerà a crescere portandosi a 3,33 miliardi di euro.