La simulazione che proponiamo qui combina i dati reali delle elezioni del 2013 con i dati virtuali delle intenzioni di voto rilevati nell’ultimo sondaggio Cise-Sole 24 Ore del novembre scorso. È il risultato di una procedura sofisticata messa a punto dal Cise. Prima di tutto, si sono ricostruiti con i dati di sezione i voti ottenuti nel 2013 dalle due coalizioni e dal M5s, come se si fosse votato nei 475 collegi della Mattarella. Poi, visto che nel sondaggio agli intervistati sono stati chiesti sia l’intenzione di voto più recente che il voto espresso nel 2013, si è utilizzato questo dato per calcolare una matrice di flussi. Tali flussi sono stati stimati separatamente per il Nord, l’ex zona rossa e il Centro-sud. Con questi coefficienti di flusso per zona si sono trasformati i voti nei collegi nel 2013 nelle intenzioni di voto negli stessi collegi nel 2016, moltiplicando in ciascun collegio i voti di ciascun partito del 2013 per i coefficienti di zona stimati. Così si sono calcolati i voti 2016. Sommando infine nei vari collegi i voti dei candidati comuni dei partiti in coalizione e tenendo conto dei voti dei candidati del M5s si è arrivati a stimare il vincente in ciascun collegio e il risultato complessivo della parte maggioritaria. Per stimare la distribuzione dei 155 seggi proporzionali non si è fatto altro che sommare i voti stimati in tutti i collegi per i partiti e assegnarli proporzionalmente a chi ha superato la soglia del 4%. Nella simulazione si è ipotizzata questa offerta politica: una coalizione di centrosinistra formata da Pd e Ncd-Udc, una coalizione di centrodestra formata da Fi, Lega e Fdi, il M5s che corre da solo, e una coalizione di sinistra formata da una lista unitaria di Sel e Si.