Che l’Italia non fosse un Paese per giovani era risaputo. A stupire, però, sono le differenze di rapporto tra vecchi e giovani residenti presenti sul territorio. In base alle statistiche Istat che riportano per provincia l’indice di vecchiaia (over 65/soggetti 0-14) emerge un divario anagrafico importante tra Nord e Sud. Ci sono città più anziane, come Trieste. Ed altre invece dove, forse per effetto delle maggiori nascite ma anche del fenomeno dell’emigrazione, gli over 65 sono molti meno in rapporto alle nuove leve. Tra queste Napoli, Caserta, e poi a seguire Bolzano.
Se in tutte le città, infatti, gli over 65 sono comunque più numerosi dei bambini under 14, emergono differenze importanti dalla classifica utilizzata per comporre l’indice della Qualità della vita 2016, pubblicato sul Sole 24 Ore dello scorso 12 dicembre.
Si articola in 42 classifiche l’edizione 2016 della Qualità della vita, una ricerca che ogni anno sul Sole 24 Ore mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori capaci di descrivere diversi ambiti di indagine. Dalle pensioni, all’ambiente, passando per la salute e la sicurezza, le classifiche consentono di dare un voto alle opportunità offerte dai territori.
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