Un traffico sempre più congestionato e l’incremento di facilitazioni, in termini sia di servizi sia di infrastrutture, ha aumentato il numero di persone che nelle grandi città percorre il tragitto casa-lavoro in bici. E per quelli che prendono questa routine più seriamente è stato creato un social media, Strava che, servendosi delle rilevazioni GPS, permette agli utenti di caricare i propri progressi giornalieri.
Un’applicazione che conta più di 1.2 milioni di profili attivi, tra i quali anche quello illustre di Lance Armstrong. E secondo i dati generati dagli utenti è proprio Milano la città in cui i ciclisti “pendolari” compiono le distanze più significative, 18,6 miglia in media percorse nel 2016 per andare da casa al lavoro ogni giorno. Tuttavia gli insights mostrano anche che, nella metropoli italiana, appena 386 utenti coprono questa distanza quotidianamente; un dato nettamente inferiore se confrontato con i 9,532 londinesi che registrano la propria attività sul social per ciclisti.
E gli italiani sono anche tra i primi per velocità raggiunta nei propri percorsi, 14.8 miglia all’ora, secondi solo ad Amsterdam dove si toccano quasi le 16 mi/h.
Tra le abitudini rilevate dall’applicazione rientra anche l’orario in cui i ciclisti si mettono per strada. I più mattinieri sono gli australiani: a Melbourne il 44% dei riders monta in sella alla bici tra le 5 e le 8 del mattino. San Paolo guadagna il titolo di città con il maggior numero di pedalatori notturni: il 9% del totale si muove tra le 20:00 e le 23:00. Ma la fascia oraria più trafficata è quella delle 8:00-9:00 del mattino, quando il 12,38% degli users totali di Strava registra la propria bike-routine.
