I consumi languono ma ad approfittare della situazione di disagio delle famiglie italiane sono soprattutto i discount. Lidl ed Eurospin risultano i gruppi commerciali più dinamici: tra il 2011 e il 2015 le due catene low cost hanno aumentato il fatturato rispettivamente del 43% a 3,7 miliardi e del 42,9% a 4,4 miliardi, in un mercato che invece ha visto le vendite per metro quadro scendere da 7.606 a 7.184 euro.
Alle loro spalle soltanto Esselunga resta competitiva e vanta vendite per mq al top, 15.700 euro. La catena, da poco orfana del fondatore, in 5 anni ha accumulato utili per 1,136 miliardi di euro ed è seguita dai 635 miliardi di Eurospin e dai 206 di Lidl.
In realtà la crescita dei discount è in frenata da qualche anno anche se ha raggiunto 13 miliardi di giro d’affari, il 16% del largo consumo. Lo scorso luglio i punti vendita erano 5.065 e le vendite crescevano del 6,3%. Quanto alle altre catene commerciali, il Sistema Coop si mantiene statico (+0,1% di ricavi nel quinquennio). Nel 2015 le undici maggiori Coop hanno realizzato un fatturato aggregato di 10,9 miliardi di euro con una perdita operativa dello 0,7% del giro di affari.
