L’Italia frena, in controtendenza rispetto a un’economia mondiale in ripresa, mentre il Fondo monetario sollecita Roma a portare avanti le riforme del Governo Renzi e affrontare più decisamente i problemi delle banche.
Il nostro Paese è l’unico, fra le grandi economie avanzate, del quale l’Fmi ha tagliato ieri le stime di crescita per quest’anno e il prossimo. L’economia italiana crescerà, secondo l’Fmi, dello 0,7% nel 2017 (dopo lo 0,9% dell’anno scorso), con una riduzione nelle previsioni dello 0,2% rispetto all’ottobre scorso, e dello 0,8% nel 2018, con un taglio dello 0,3% rispetto alle stime precedenti.
«L’Italia – ha detto il capo economista del Fondo, Maurice Obstfeld – soffre di bassa crescita da diversi anni. Il Governo Renzi ha realizzato alcune riforme importanti, ma c’è ancora molto da fare. Se si costruirà sulle riforme già fatte, la situazione può migliorare».
L’Fmi appare preoccupato soprattutto dei problemi delle banche. «Se questi potessero essere risolti in modo più efficace – ha sostenuto Obstfeld – le banche potrebbero offrire maggior sostegno all’economia ed aumenterebbe la crescita». Il capo economista dell’Fmi ha sottolineato che sono stati compiuti passi avanti importanti sullo smaltimento delle sofferenze e la promozione del consolidamento del sistema bancario, ma «queste riforme devono essere messe in atto completamente e altro dev’essere fatto». Obstfeld ha citato l’accelerazione degli accordi stragiudiziali e la vigilanza sulle banche più piccole, ma soprattutto la soluzione del problema dei crediti deteriorati.