Per il sesto anno consecutivo TomTom registra il traffico automobilistico in giro per il mondo per tracciare un bilancio e scoprire quali sono i posti peggiori del pianeta. Sono centinaia i minuti persi nel traffico ogni giorno, decine le ore di ritardo accumulato in un solo anno, fra strade bloccate, code interminabili e tempi di percorrenza che aumentano un po’ ovunque.
La maglia nera del TomTom Traffic Index 2017, per l’Italia, va a Palermo, che si riconferma città più trafficata del nostro Paese. I palermitani alla guida impiegheranno in media il 43% in più, con picchi del 69% nelle ore di punta serali, a percorrere un tratto di strada trafficato rispetto al tempo necessario in una situazione di traffico regolare. Questo si traduce in ben 149 ore spese in coda in un anno. E l’auto si trasforma in una prigione a tutti gli effetti.
Ma ecco nel dettaglio quanto emerge dal TomTom Traffic Index.
Lo studio, che prende in considerazione tutto il 2016, si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza reali misurati sull’intero network stradale composto da 390 città di ben 48 Paesi (95 città e dieci Paesi in più rispetto all’anno precedente) nei 6 Continenti. Il tutto grazie a un database che vanta all’incirca 19 mila miliardi di dati raccolti in oltre nove anni di ricerche.
Nel mondo la peggiore è Città del Messico con il 66%, seguita da Bangkok con il 61% e da Jakarta con il 58%. In Europa primeggia la polacca Łódź con il 51%, medaglia d’argento a Bucarest con il 50%, mentre il terzo gradino del podio va a Mosca con il 44%.
In Italia, dietro Palermo (al 4° posto nella classifica europea a pari merito con Belfast e Dublino), troviamo Roma con il 40%. Al 3° posto Messina con il 39%. Napoli con il 33% e Reggio Calabria con il 31% chiudono la top five delle città più trafficate della penisola.
Il traffico cresce in tutto il mondo. I dati parlano chiaro: dal 2008 è aumentato del 23% a livello mondiale. Sono piuttosto evidenti le differenze tra i vari continenti: mentre il traffico nel Nord America è cresciuto del 5% tra il 2015 e il 2016, in Europa è aumentato del 9%. In Asia e Oceania invece l’incremento è del 12%, in Sud America del 7% e in Africa addirittura del 15%, con un incremento medio globale del 10% nel 2015. Il motivo di tali differenze va individuato soprattutto nell’andamento delle economie dei continenti presi in considerazione: più forte è stata la crisi economica, maggiore è stato l’abbassamento del traffico negli ultimi otto anni. Per non parlare poi dei grandi eventi, come EXPO Milano o le Olimpiadi di Rio, occasioni uniche per le nazioni coinvolte che offrono la possibilità di migliorare la viabilità sia per i propri cittadini sia per i milioni di turisti ospiti.
Il TomTom Traffic Index classifica le città di tutto il mondo sulla base del livello di traffico misurato. Ma questo – precisano dalla casa olandese – è solo uno degli indicatori che vanno considerati in un’analisi completa della mobilità di una qualsiasi città. Molte città stanno affrontando il difficile tema del traffico con politiche e iniziative spesso degne di nota, tanto che quest’anno TomTom ha deciso di celebrare quelle che si sono impegnate a migliorare la viabilità e ridurre il traffico con la prima edizione dei TomTom Traffic Index Awards. Sono sei le città scelte e premiate da un comitato di esperti internazionali: nella categoria Trasporto Pubblico a vincere è Rio de Janeiro: in quella Parcheggio, Mosca; nella Gestione del traffico, Johannesburg; nella Mobilità Ibrida, Stoccolma; per le Infrastrutture, Abu Dhabi; e per la Guida autonoma, Pittsburgh.
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