Cresce l’Italia dei brevetti e mostra il secondo maggior incremento in Europa tra le maggiori dieci economie del Vecchio Continente. L’anno scorso era cresciuta del 9% (rispetto al +0,5% dell’anno precedente, primo timido segnale dopo 4 anni, dal 2011 al 2014, in discesa), nel 2016 le domande confermano il trend positivo, con un aumento del 4,5% (passando così dalle 3.979 richieste dell’anno scorso alle 4.166 di quest’anno). Con una quota del 3% (l’anno scorso era al due) Roma mantiene e conferma la 10° posizione nella top ten dei Paesi che brevettano di più. Mentre l’Europa – che l’anno scorso aveva oltrepassato la soglia delle 160.004 applications – tiene ma cede qualche decimale, assestandosi, nel 2016, a quota 159.353 domande (-0,4% sull’anno scorso). a Lombardia è anche l’unica regione d’Italia a reggere il confronto con le “locomotive” locali della Ue
Rispetto all’Europa l’Italia è focalizzata sui settori più “tradizionali”: i trasporti (+38%) guidano la classifica nazionale (in risalita dalla terza posizione dello scorso anno, che include molte richieste dal settore automobilistico). Al secondo posto, (+16% sul 2015)c’è il settore movimentazione (imballaggi, palette, sistemi di trasporto, containers) e a seguire macchinari speciali (+10%) e tecnologia medicale (+10 per cento).
Articolo sul Sole 24 Ore del 8 marzo 2017