Il 2017 si aperto con tre “leaks”di rilievo. L’archivio di e-mail sottratte all’account di Hillary Clinton, i documenti sullo spionaggio operato dalla Cia nel corso delle elezioni francesi e Vault 7. Martedì l’organizzazione guidata da Julian Assange ha chiamato così questa nuova pubblicazione di documenti confidenziali Vault 7, aggiungendo che si tratterebbe solo della prima uscita di una serie. I file diffusi includono per ora 8761 documenti e sono stati distribuiti via torrent attraverso un archivio chiamato Year Zero. Qui l’articolo sul .com
I documenti non sono stati ancora verificati dal governo degli Stati Uniti, la Cia non ha commentato. Tuttavia, finora Wikileaks ha pubblicato documenti autentici. L’operazione Vault 7, i cui contorno sono ancora da definire, segna comunque il ritorno di Julian Assange sulla scena.
Come funziona Wikileaks. E’ una organizzazione no-profit, nata nel 2007. La missione è pubblicare e diffondere informazioni di interesse pubblico. In particolare si concentrano su informazioni che normalmente sono tenute segrete da imprese e governi. Gli informatori o attivisti possono caricare (inviare) i documenti su un archivio protetto da un sistema di crittografia che garantisce le fonti. I volontari che lavorano a Wikileaks si occupano di organizzare e diffondere queste notizie garantendo la segretezza delle fonti. Il server è in Islanda, o almeno così pare.
La storia. Wikileaks nasce quindi come sito per ospitare i ‘leaks’, fughe di notizie. Il 4 ottobre 2006 Julian Assange registra il dominio di Wilileaks. L’hacker e matematico australiano ancora rinchiuso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra è diventato uno dei simboli più discussi della trasparenza e della lotta alla corruzione. Le rilevazioni e i documenti che ha diffuso hanno riscritto il concetto di scoop e hackerato il sistema dell’informazione tradizionale, costringendo editori e giornalisti a “inseguire” un nuova flusso di informazione chiamandoli così a verificare fonti e i fatti contenuti nei documenti.
Il primo caso scoppia nel 2007, a un anno dalla nascita di Wikileaks, quando vengono pubblicati documenti che sulla guerra in Afghanistan. Ma lo scoop più importante avviene tre anni dopo nel 2010 con la pubblicazione di migliaia di documenti sulle “maggiori questioni mondiali”, come le aveva definite Assange. Documenti, inclusi cablogrammi diplomatici. Lo stesso anno Assange viene accusato in Svezia di stupro da due donne che avevano ritrattato e poi riconfermato. Viene emesso un mandato di arresto giudicato dagli attivisti e dai sostenitori di Assange strumentale. In caso di estradizione verso gli Stati Uniti Assange l’accusa di spionaggio potrebbe voler dire la pena di morte. Dopo una lunga fuga, nel 2012 si rifugia nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. In questi ultimi anni Assange è stato criticato anche dai suoi stessi sostenitori. In particolare non è piaciuta la condotta nei confronti di Chelsea Manning che ha fornito a Wikileaks i documenti dei ‘leak’ del 2010. Il soldato che poco dopo il suo arresto, ha annunciato di voler cambiare sesso è stato condannato a 35 anni di carcere. Nonostante la condanna Manning sarà rilasciata il prossimo maggio grazie alla decisione di Barack Obama, che gli ha commutato la pena. Assange si era detto disposto a consegarsi alla giustizia in caso di grazia nei confronti di Manning.