In Italia più dell’80% dei giovani tra i 15 e i 29 anni vive ancora con i propri genitori. È quanto emerge dall’analisi dei dati OCSE, raccolto dall’Affordable Housing Database (AHD). Gli italiani si posizionano anche all’ultimo posto per quanto riguarda la percentuale di giovani che ha dimora con il proprio partner, solo l’11.1%, il dato più basso tra le nazioni analizzate.
Non solo in Italia, anche in paesi come la Slovenia e la Grecia si riscontra lo stesso tipo di fenomeno. Per quanto riguarda il nostro paese si parla dell’80.6% di giovani che vive con i propri genitori, mentre si registra un 76.6% per la Slovenia e il 76.3% per la Grecia.
In altre nazioni, soprattutto il Canada e nei paesi nordici (Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia), solo una piccola parte dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni, inferiore al 40%, vive con i propri genitori. In queste nazioni i giovani sono molto più propensi a vivere in modo indipendente. In Finlandia si registra inoltre il 41.2% di coppie che vivono insieme, nella stessa abitazione. La percentuale più alta riscontrata tra i paesi presi in analisi. In media, circa un quarto della popolazione giovane divide la propria dimora con un partner, con percentuali che, come detto, vanno dall’11.1% dell’Italia al 41.2% della Finlandia.
Guardando ai dati del 2007, la recessione sembra aver influito negativamente sulle possibilità dei giovani di diventare indipendenti dalle famiglie. In Francia si registra addirittura un aumento del 12.5% di giovani che vivono con i genitori rispetto al 2007, dal 41% al 53.5%. Paesi colpiti fortemente dalla crisi, come la Grecia e l’Italia, hanno visto aumenti più contenuti, ma va comunque considerato che questi paesi avevano, già nel 2007, quote di giovani che vivono nella casa familiare tra le più alte riscontrate. L’Italia è passata dal 75% del 2007 all’80.6%, dato del 2014, l’ultimo disponibile.
In generale, in tutta l’OCSE, si è registrato tra il 2007 e il 2014 un aumento di 0.7 punti percentuali della quota di giovani che ancora vivono con i propri genitori, parallelamente a un calo di 1 punto percentuale di coppie di fidanzati o coniugi che abitano insieme. La recessione pare aver allungato il tempo in cui i giovani abitano con i genitori, ritardando la transizione verso la formazione di nuove famiglie.