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cronaca

L’impatto del protezionismo Usa e i settori potenzialmente a rischio

 

Complessivamente, la “partita” del Made in Italy vale, negli Usa, 36,9 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto ai 35,9 miliardi del 2015 . Mentre l’anno ancora prima – nel 2014 – avevamo sfiorato i 30 miliardi, galoppando del 10% rispetto al 2013. Come spiega Federalimentare, su 38,4 miliardi di euro di export agroalimentare nel mondo, negli Usa si vende per 3,8 miliardi.
In attesa di capire se e cosa scatterà, scorrendo l’elenco dei circa 90 prodotti su cui l’Amministrazione Usa potrebbe porre dazi sino al 100%, più di 75 sono prodotti o preparati alimentari.
Per ora, l’attenzione sembra essere concentrata sui capitoli, per noi, meno “dolorosi”: le acque minerali (230 milioni di export in Usa nel 2016, -3,3% sull’anno prima), ortaggi e conserve (168 milioni), carni lavorate e prodotti a base di carne (circa 100 milioni), motocicli e motori (182,7 milioni). In totale, circa 700 milioni.

Articolo del Sole 24 Ore del 31 marzo 2017