Secondo i dati rilasciati dall’Istat lo scorso 27 Aprile, relativi ai contratti collettivi e alle retribuzioni contrattuali, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie fa registrare a marzo un incremento dello 0.1% rispetto al mese precedente. Una percentuale che cresce fino allo 0.4% se paragonata a quella di marzo 2016. Valutando complessivamente i primi tre mesi del nuovo anno, la retribuzione oraria media registra una crescita dello 0.4% rispetto al trimestre corrispondente dello scorso anno.
Retribuzioni contrattuali orarie per raggruppamenti principali di contratto
Per quanto riguarda i dipendenti del settore privato le retribuzioni contrattuali orarie registrano, a Marzo, un incremento tendenziale dello 0.5%. Nel primo dashboard che compone la grafica si possono osservare le retribuzioni contrattuali orarie per settore.
Il settore dei servizi privati registra a marzo una variazione percentuale dello 0,7%, la stessa percentuale già registrata nei mesi di Dicembre 2016, Gennaio e Febbraio 2017. Sempre per quanto riguarda il settore privato (0.5% complessivo di incremento tendenziale a marzo 2017), nell’industria si registra nell’ultimo mese un incremento tendenziale dello 0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Nel settore agricolo, caratterizzato nella seconda parte del 2016 (periodo luglio-novembre) una variazione nulla, si registrano variazioni percentuali dello 0.1% in Dicembre 2016, 0,2% in Gennaio 2017 e 0,4% nei mesi di febbraio e marzo del nuovo anno.
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione nell’ultimo anno le retribuzioni contrattuali orarie registrano una variazione nulla, come si può facilmente evidenziare dalla grafica.
I settori con incrementi tendenziali maggiori sono: legno, carta e stampa (1.7%), energia e petroli (1.5%), estrazioni minerali e gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (1.3%). Metalmeccanica, servizi di informazione e comunicazione, delle telecomunicazioni e in generale il settore della pubblica amministrazione registrano invece variazioni nulle.
Retribuzione mensilizzata, orario di lavoro e occupazione dipendente. Il secondo dashboard che compone la grafica si concentra invece su retribuzione, orario di lavoro e occupazione nei diversi settori, a partire da una base dati Istat Dicembre 2010. È inoltre possibile osservare i tre valori per settori più specifici di ogni comparto lavorativo.
La paga oraria tiene conto del numero di ore di lavoro effettivamente prestate dal dipendente nel corso del mese per il calcolo della retribuzione spettante. Si parla invece di paga mensilizzata quando la retribuzione lorda spettante al dipendente non tiene conto delle ore di lavoro effettivamente prestate. Ogni mese viene spetta al lavoratore una retribuzione fissa indipendentemente dal numero delle giornate lavorative comprese nel mese ed indipendentemente dalle assenze per le quali è prevista la normale retribuzione, ad esempio festività, ferie, permessi retribuiti. La paga oraria viene applicata maggiormente agli operai, mentre per i dirigenti e per gli impiegati si applica principalmente il sistema della paga mensilizzata
I contratti collettivi nazionali di lavoro considerati dall’Istat nella rilevazione sono i più rappresentativi in termini di numero di occupati per ogni settore di attività economica.
Il settore che impiega il maggior numero di dipendenti è quello dei servizi privati, per un totale di 5008994 dipendenti tra operai e impiegati, precedendo l’industria con 4616503 dipendenti e la pubblica amministrazione (2915224). Il settore agricolo impiega invece 347611 lavoratori, di cui 330858 operai.
La retribuzione in Dicembre 2010 è mediamente più alta nella pubblica amministrazione, 2404 euro.
Per quanto riguarda l’orario netto il numero maggiore è quello del settore agricolo, 1761.6.