Alcune volte (anzi spesso) i conti non tornano. Secondo il Global Health Index di Bloomberg su 163 Paesi l’Italia è in cima alla classifica. Siamo il Paese più sano del mondo. Un bambino nato in Italia ha una aspettativa di vita che raggiunge gli ottant’anni. In Sierra Leone si fermano a 52 anni. Nella classifica dei Paesi “più in salute”, dopo l’Italia, figurano Islanda, Svizzera, Singapore, Australia. Gli Usa sono al 34esimo posto. Nonostante i tassi di disoccupazione e il debito siamo tra i più in forma. Ma come funziona l’indice di Bloomberg? Come sottolinea la rivista Quartz la classifica prende in considerazione parametri quali la mortalità, aspettativa di vita, persone con pressione arteriosa alta, indicatori di glicemia e colesterolo, così come le percentuali delle persone affette da obesità, alcolismo e malnutrizione infantile nel paese. Lo studio “giustifica” la prima posizione dell’Italia con due solidi luoghi comuni. Il primo è legato al cibo e quindi alla dieta mediterranea considerata da più fonti particolarmente salubre. E il secondo è l’offerta del servizio sanitario. istituito nel 1978 che offre l’accesso a tutti all’assistenza sanitaria gratuita.
Per trovare delle conferme siamo andati alla fonte dei dati, il Who, l’organizzazione mondiale della sanità e l’Ocse. Secondo i database del Who l’Italia in termini di densità di medici rispetto alla popolazione ci pone non nella parte alta nella classifica. I dati aggiornati al febbraio 2017 indicano infatti che abbiamo 104 professionisti tra medici, infermieri e paramedici su 10mila abitanti. Svizzera, Norvegia e Danimarca invece hanno il doppio del personale con questi skill.
Se invece ci confrontiamo sull’offerta di servizi sanitari. E quindi sull’accesso alla sanità da parte della popolazione ci accorgiamo che l’Italia ha percentuali tra le più alte al mondo. E qui si ricollega il tema dell’accesso alle strutture sanitarie. Come si evince dall’Info Data realizzata dall’Oms la copertura sanitaria determinata dall’accesso alle strutture sanitarie ci vede ai primo posto con una percentuale superiore al 99,5% . I dati in questo caso sono relativi al 2015. Un aggiornamento dei dati e un focus sul cibo e sulle abitudini alimentari degli italiani potrebbe aiutarci a capire se siamo davvero il Paesi più sano del mondo.
Prossimamente andiamo avanti su questa analisi di dati. Prenderemo in considerazione le cause di morte per malattia degli italiani.