Si vede a colpo d’occhio. Se guardiamo la cartina l’area “rossa” è quella che comprende la Liguria, L’Emilia-Romagna e un pezzo della Toscana. Di rosa rileviamo il Lazio e il nord della Sardegna. Mentre al Sud è tutto “verde”, aparte la provincia di Trapani, Foggia, Bari e Brindisi. Con rosso e verde abbiamo voluto identificare chiaramente non il colore politico ma il numero di incidenti stradali che hanno comportato lesioni a persone. Per avere una indicazione di quanto pericolose possono essere le strade di una determinata provincia abbiamo diviso questi incidenti sul parco di veicoli circolanti. L’immagine interattiva smonta alcuni miti metropolitani che vedono al Sud il maggior numero di veicoli incidentati. A Milano, per esempio, ci sono più furti e più incidenti per veicoli circolanti che a Napoli. Per avere un riferimento, la media nazionale è di 6,62 autovetture incidentati ogni mille veicoli circolanti. Quali possono essere le ragioni di questi discontinuità nelle mappa nazionale? Sicuramente la densità, lo stato della strade ma più che altro la difficoltà legata alla guida. Circolare in Liguria è certamente più complicato per curve e dislivelli di una zona pianeggiante. Tuttavia, va rilevato che il rosso si concentra nella zone dell’Appennino. Interessante come lungo la Salerno-Reggio Calabria non ci siano punte di incidenti. Forse anche per la lentezza delle code. Ma questa è solo una ipotesi.
Nell’Info Data la fonte dati è Istat e rileva tutti gli incidenti stradali relativi al 2015 verificatisi sulla rete stradale del territorio nazionale, verbalizzati da un autorità di Polizia o dai Carabinieri, avvenuti su una strada aperta alla circolazione pubblica e che hanno causato lesioni a persone, morti e/o feriti, con il coinvolgimento di almeno un veicolo. Il data base dei veicoli circolanti è invece quello relativo al Ministero dei Trasporti. La mappa provinciale misura quindi il numero di vetture coinvolte da un incidente ogni 1000 veicoli circolanti. La mappa si naviga scorrendo lo slider accanto alla classifica o cliccando direttamente sulla cartina la provincia.
Italia in cima alla classifica europea per numero di veicolo per abitante. L’Italia sotto il profilo del parco di auto circolanti è un caso di scuola. Con 62,4 auto ogni 100 abitanti, si colloca al primo posto nella graduatoria dei maggiori Paesi europei per tasso di motorizzazione che indica il rapporto tra autovetture circolanti e abitanti. A livello europeo, alle spalle del Belpaese si posiziona la Germania (55,7 auto ogni 100 abitanti), seguita da Spagna (49,3 auto ogni 100 abitanti), Francia (47,9 auto ogni 100 abitanti) e Regno Unito (47,2 auto ogni 100 abitanti). L’alta concentrazione di auto nel nostro Paese – secondo lo studio condotto dall’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca della rassegna sull’aftermarket automobilistico – costituisce un fenomeno in costante crescita, considerato che il tasso di motorizzazione nel periodo 2008-201 è aumentato di ben 2,3 punti, passando dalle 60,1 alle 62,4 autovetture per 100 abitanti. Tra le motivazioni legate all’alto tasso di motorizzazione in Italia, al primo posto sicuramente le carenze legate alle infrastrutture del trasporto pubblico (metropolitane comprese).
L’anomalia (spiegata) di Torino. Secondo Istat le autovetture coinvolte in incidenti stradali con lesioni a persone sono state maggiori nel 2015 agli incidenti stradali con lesioni a persone totali. Istat ha precisato che nella provincia di Torino, nel 2015, il numero di incidenti stradali con lesioni a persone che ha coinvolto almeno una autovettura è 5317 (su 5920), l’autovettura, infatti, è la tipologia di veicolo più frequente. Il numero dei veicoli è più elevato rispetto a quello degli incidenti stradali, infatti, in un incidente sono spesso coinvolti 2,3 o anche 4 e più veicoli. Nello specifico, nella provincia di Torino, dei 5317 incidenti stradali con lesioni a persone con il coinvolgimento di almeno una autovettura se ne contano: 1308 con una sola autovettura (veicolo isolato), 3430 con 2 veicoli, 394 con 3 veicoli e 185 incidenti con 4 o più veicoli (fino a un massimo di 10).