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economia

Scopri se sei ricco (o povero) nelle province italiane

E’ Crotone la provincia italiana dove si registra il più basso reddito medio per contribuente, pari a 13.729 euro annui. Seguita da Vibo Valentia, Agrigento ed Enna dove si superano di poco i 14mila euro. Parliamo, ovviamente, degli importi dichiarati dagli italiani, cioè rilevati dalle statistiche fiscali del dipartimento delle Finanze. (periodo di imposta 2015). Non si può escludere, insomma,  che alcuni dei contribuenti oggi invisibili agli occhi del Fisco possano innalzare qualche dato medio. Ma mentre prende il volo la campagna elettorale, che monopolizza il dibattito politico, dare uno sguardo tra dei redditi suggerisce ancora una volta l’importanza di misure di sostegno dei redditi bassi.

Sono solo 45, infatti, le province italiane dove si registra un reddito medio più elevato della media nazionale (pari a 20.798 euro). Inserendo i dati relativi al proprio reddito imponibile nel campo qui in basso, è possibile vedere quanto si discosta rispetto alla media registrata nella provincia di appartenenza e rispetto alla media italiana.

A Ragusa, Crotone e Agrigento, comunque, il 65% dei contribuenti dichiara meno di 15mila euro l’anno. In queste tre città si concentrano i più poveri, sempre in base ai dati delle dichiarazioni dei redditi 2016 (su periodo di imposta 2015) inviate dagli italiani.  I paperoni, invece, cioè coloro che dichiarano oltre 120mila euro l’anno, si trovano per lo più a Milano e Roma: questa elìte di contribuenti nelle due le città è responsabile rispettivamente del 17 e del 12% del reddito complessivo dichiarato su base provinciale.

Da Milano a Ragusa, leggi dove vivono gli italiani più ricchi (e i più poveri)

Ultimi commenti
  • Luca Tremolada |

    In che senso?

  • ettore ursini |

    lo sapete vero che è una colossale cazzata vero?

  • luca |

    Purtroppo si tratta di dati totalmente inattendibili a causa della evasione fiscale massiccia di questo Paese, se uno è costretto a pagare le tasse per intero sarà sempre un “ricco” sopra la media.

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