Energia. Se dunque venissero implementate tutte le misure di policy per sostenere la domanda e incentivi adeguati per rilanciare l’offerta di tecnologie, la domanda finale al 2030 aumenterebbe di 543 miliardi, con un incremento del valore della produzione industriale di 1.019 miliardi di euro (1,9% medio annuo) e un’occupazione più elevata di 5,7 milioni di Ula (unità di lavoro standard, +1,4% annuo). Considerando poi il contributo di ciascun settore, nel secondo scenario, l’intervento più consistente è ipotizzato nel residenziale (222 miliardi cumulati), che da solo attiva circa la metà degli incrementi previsti sia in termini di produzione industriale (433 miliardi) che di occupazione (2,8 milioni di Ula). Il rapporto valuta poi gli effetti sul bilancio statale, ritenuti positivi per 69,1 miliardi, e quelli per il sistema energetico (37,7 miliardi di risparmi). Mentre il Pil crescerebbe, nei primi cinque anni, a una media dell’1,52% annuo nello scenario policy (contro il +1,07% nell’altro scenario).