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Come è cambiato il Parlamento? La mappa dei “migranti”della politica

Quella scaturita dalle elezioni del 24-25 febbraio 2013 e instauratasi il 15 marzo dello stesso anno, è stata una legislatura molto travagliata. Non solo ha visto alloggiare a Palazzo Chigi tre diversi Presidenti del Consiglio (Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, senza dimenticare che il candidato Premier originario era Pier Luigi Bersani), ma anche i gruppi parlamentari sono variati molto.

I dati della Camera e del Senato sono stati presi dal sito OpenParlamento dell’associazione indipendente OpenPolis. Nell’Info Data si può scegliere se vedere i dati della Camera o del Senato. Si può navigare anche per partito politico 

 

La situazione alla Camera: quali partiti aumentano i parlamentari e chi cala. Il Partito Democratico mantiene la maggioranza relativa alla Camera dei Deputati con 282 parlamentari. Eppure il saldo del partito è negativo. Sono 24 i parlamentari che si sono aggiunti al PD nel corso degli ultimi 4 anni, ma ben 33 quelli che hanno abbandonando il partito per altri gruppi parlamentari. L’ultima grande uscita ha riguardato la formazione di Articolo 1 –  Movimento Democratico e Progressista, che ha portato all’uscita di 20 parlamentari dal Partito Democratico. Oltre a quest’ultimo movimento, le precedenti uscite di Filippo Civati e Stefano Fassina, prima entrati nel Gruppo Misto e poi passati alle nuove creature, Possibile e Sinistra Italiana. Da segnalare anche il movimento di Gullo Maria Tindara e Genovese Francantonio, che sono entrati a far parte del gruppo FI-PdL. Il saldo totale del Partito Democratico è -9.

Proprio Forza Italia perde più parlamentari di ogni altro gruppo alla Camera. Un saldo di -48, con 28 parlamentari entrati a far parte di Alternativa Popolare e 19 passati al Gruppo Misto. Il saldo è negativo anche per il Movimento 5 Stelle (-21 parlamentari, passati al Gruppo Misto), Sinistra Italiana – SEL – Possibile (-20), Lega Nord e autonomie (-1), Civici e Innovatori (-30).

Chi guadagna più deputati? Il neonato Democratici e Progressisti ovviamente fa segnare un saldo positivo. Un +40 composto da 20 deputati provenienti dal Partito Democratico, 17 da Sinistra Italiana – SEL – Possibile, 2 dal Gruppo Misto e 1 da Civici e Innovatori. Per quanto riguarda gli altri gruppi Alternativa Popolare fa registrare un +28, Scelta Civica – ALA per la costituente Liberale e Popolare – MAIE +15, Democrazia Solidale – Centro Democratico +14, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale +11.

La situazione al Senato. Anche al Senato il Partito Democratico deve cedere 14 parlamentari al Movimento Democratico e Progressista. In totale il saldo è negativo di 7 senatori. Il gruppo con la decrescita maggiore, anche al Senato, è Forza Italia – Il Popolo della Libertà, che perde 52 senatori per un saldo di -48.  In calo anche il Movimento 5 Stelle (saldo -18) e Lega Nord e Autonomie (-5). La crescita maggiore è quella di Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa, che perdono 14 senatori guadagnandone però 40, per un positivo +26. Il neonato Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, è oggi formato da 15 senatori.

I totali. Il gruppo con la maggiore crescita totale, tralasciando la novità Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, è Alternativa popolare. +28 alla Camera dei Deputati, +26 al Senato. Una crescita direttamente collegata alla decrescita più importante di questa legislatura. Forza Italia – Il Popolo delle Libertà perde 48 parlamentari sia alla Camera che al Senato, per un totale di 96. Di questi, infatti, 52 si sono aggiunti ad Alternativa Popolare.

Articolo uscito a maggio 2017