Il portale Open Data dell’Ue offre, attraverso un catalogo di metadati, un punto di accesso ai dati prodotti dalle istituzioni, dalle agenzie e dagli organismi europei.
Nei giorni scorsi ha pubblicato il primo cruscotto per analizzare la qualità dei database aperti delle istituzioni europee e nazionali. L’analisi della qualità dei dati si basa su 3 criteri: l’accessibilità delle distribuzioni, la leggibilità della macchina e la loro conformità al DCAT-AP. Per ogni catalogo tutte le serie di dati e le loro distribuzioni vengono controllate. Questa pagina fornisce una panoramica generale per tutti i cataloghi. Per una visualizzazione più dettagliata da catalogo, selezionare la visualizzazione dettagliata dal menu. Ulteriori spiegazioni si possono trovare cliccando sull’icona “i” nell’angolo in alto a destra dei diagrammi. La qualità dei metadati viene verificata su base settimanale.
Ieri è stata lanciata una nuova versione del portale nazionale Open Data in italiano dati.gov.it. Una delle caratteristiche principali di questo nuovo portale è che aggiorna automaticamente i metadati dei vari cataloghi locali raccolte dal portale nazionale. Il nuovo design del portale è in linea con le Linee guida di progettazione per i servizi web delle amministrazioni pubbliche in Italia.
Il catalogo dati aperti espone, al momento, circa 18.000 dataset in formato aperto, così come pubblicati e aggiornati dalle rispettive amministrazioni. Nasce quindi con un immediato incremento di più del 50% rispetto alle risorse disponibili nella precedente versione e risponde quindi alla inderogabile necessità di aggiornare, al più presto, il precedente catalogo.
La tecnologia utilizzata per la gestione del catalogo continua ad essere Drupal con l’estensione DKAN che mette a disposizione apposite funzionalità per la gestione dei cataloghi. Il Team di sviluppo è intervenuto con l’implementazione di ulteriori moduli realizzati per rispondere alle esigenze specifiche del Portale nazionale dei dati aperti. Il lavoro svolto verrà a breve documentato e reso di disponibile sulla pagina GitHub di progetto. Il catalogo di dati.gov.it è inoltre accessibile in maniera automatica attraverso un set di API (Application programming interface) già disponibili nella sezione Sviluppatori.
Il catalogo è alimentato grazie al contributo di tutti gli Enti pubblici italiani che espongono open data. Per renderlo costantemente aggiornato è stata implementata la funzione di harvester in grado di importare in maniera automatica i metadati dei dataset esposti sul proprio catalogo dalle singole amministrazioni. Qualunque ente pubblico italiano che dispone di un catalogo di dati aperti può contribuire con i suoi dati ad alimentare il catalogo nazionale datigovit in maniera automatica e con aggiornamenti periodici concordati.
I metadati raccolti ed esposti dal catalogo dati.gov.it confluiranno poi nel catalogo del Portale europeo dei dati. Al riguardo, rilevata la necessità di evitare ridondanze, è stata prevista, in linea generale, l’adozione di una policy, peraltro condivisa dalla maggior parte dei paesi comunitari, in base alla quale il portale europeo raccoglierà i dati solo dal catalogo nazionale.
La nuova versione di dati.gov.it porta anche un sostanziale rinnovamento della grafica e della organizzazione dei contenuti. Il layout del sito ora applica le indicazioni e i principi delle Linee Guida di design per i siti web della pubblica amministrazione; inoltre, è stato riprogettato e sviluppato con un approccio responsive volto a migliorare l’esperienza utente su qualunque tipo di schermo e di device. La navigazione è stata ripensata in funzione di una sua sostanziale semplificazione. Nella home page trovano ora spazio la finestra di ricerca dei dati e le aree (o categorie) tematiche in cui sono raggruppati i dataset del catalogo, coerenti con quelle definite nel contesto dello standard DCAT-AP e riscontrabili nel Portale europeo dei dati. Sono inoltre presentati sei box di anteprima dei contenuti e lo stream del canale Twitter @DatiGovIT. Il menu di navigazione orizzontale è stato a sua volta semplificato in funzione di una maggiore chiarezza e reperibilità dei contenuti; sarà poi valorizzato in relazione alle funzionalità che saranno man mano implementate.