Sono la Electronics System di Novara, la Glomeria Therapeutics di Chieti e la Prophos Chemicals di Cremona le Pmi italiane premiate dall’Ue con i finanziamenti più cospicui alla ricerca e innovazione. Sono 61 tra aziende e startup le italiane premiate dall’Ue che hanno partecipato alla seconda fase del programma europeo SME Instrument, lo schema di finanziamento di Horizon 2020 dedicato esclusivamente alle Pmi, che nella Fase 1 (analisi di fattibilità dell’idea, con un contributo forfettario di 50mila euro) aveva visto la partecipazione di 378 nostre imprese(su 2.369 in tutta l’Ue). Di queste 378 sono 61 quelle rimaste in pista nella Fase 2 (con contributi da 500mila euro a 2,5 milioni), dove si richiede alle aziende di trasformare l’idea in un prototipo e in una prima applicazione commerciale. E delle 61 Pmi italiane (che hanno presentato progetti e nei settori dei trasporti, delle nanotech, dell’energia e del biomed) 13 hanno superato la soglia progettuale dei 2 milioni di euro.
A stilare la graduatoria è Aster, il consorzio dell’Emilia-Romagna che riunisce Regione, atenei, Cnr, Enea, Unioncamere e associazioni di categoria per promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico del tessuto produttivo che sul suo sito ha anche realizzato questa infografica interattiva.
I progetti e le pmi premiate sono state gelocalizzate. Si possono visulizzare le aziende pr Paese e i dati relativi ai progetti.
Prima nella classifica domestica per utilizzo dello SME Instrument (tra il 2014 e settembre 2016) è la Electronics System di Momo (Novara) con un progetto da oltre 3,5 milioni di euro per il riciclo degli pneumatici industriali. Seconda Glomeria Therapeutics di Chieti, che sta lavorando a un sensore intelligente e bio-compatibile per la dialisi peritoneale (2,8 milioni di euro).