A una settimana esatta dalla prova generale, cioè da lunedì prossimo, 11 settembre, che è la prima deadline cruciale per dimostrare di essersi messi in regola con l’obbligo vaccinale a scuola, la parola d’ordine è “distensione”.
Il dibattito accesissimo che ha accompagnato la reintroduzione dell’obbligo vaccinale a scuola – cancellato nel 1999 e tornato in vigore dopo l’approvazione, a fine luglio, della legge 119/2017 che ha convertito il Dl 73 – è stato decisamente stemperato dalle novità arrivate in via interpretativa negli ultimi giorni.
Novità che mirano ad agevolare le famiglie: all’avvio dell’anno scolastico sarà sufficiente autocertificare di aver prenotato alla Asl le vaccinazioni non ancora ricevute. E a dover produrre certificati o autodichiarazioni saranno solo le famiglie richiamate dalle Asl che le avranno trovate “irregolari”, spuntando gli elenchi degli iscritti alle scuole, trasmessi dai presidi.
Continua pagina 4 Barbara GobbiContinua da pagina 1 Anche questa possibilità di utlizzare, da parte delle Asl, gli elenchi trasmessi dai presidi, è una novità. Introdotta dal chiarimento con cui il Garante della privacy ha tentato, con un provvedimento d’urgenza, di disinnescare la bomba a orologeria delle tante ricette regionali fai-da-te che stavano mandando in tilt scuole di ogni ordine e grado – la legge vale per la fascia d’età zero-sedici anni – aziende sanitarie e genitori.