Secondo le stime più attendibili dell”Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiat (Unhcr) e Iom (Organizzazione mondiale per le migrazioni) dal 2014 ad oggi sono più di 15mila i migranti che hanno perso la vita in mare. Già nel 2014 l’Agenzia Onu per i rifugiati aveva definito la traversata del Mar Mediterraneo la “strada più mortale del mondo”: infatti da allora le stragi in mare sono continuate e hanno raggiunto la cifra più alta nell’anno 2016 con oltre 5mila tra morti e dispersi. Il 2016 è l’anno in cui gli arrivi di migranti via mare in Europa sono calati considerevolmente in particolare sulla rotta del Mediterraneo orientale che dalla Turchia porta sulle isole greche, mentre la traversata dal Nord Africa verso l’Italia è tornata ad essere il principale approdo europeo per i migranti in fuga da conflitti, carestie, soprusi, instabilità politica ed economica.
Nella grafica interattiva realizzata da Unhcr cliccando nella cartina nell’area del Mediterraneo si hanno i numeri aggiornati a settembre sugli sbarchi, gli arrivi su base mensile e la nazionalità
Qui sotto invece i numeri aggiornati a ottobre del ministero dell’Interno. Come si vede il calo negli sbarchi c’è ed è importante. Impressionano i numeri relativi ai minori.