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cronaca

Demografia: viviamo di più. Scopri dove e perché

L’Italia si conferma uno dei paesi dalla qualità di vita più alta, visti i dati raccolti da World Bank riguardo alle aspettative di vita alla nascita. Il nostro paese si posiziona infatti al quarto posto a livello mondiale nel 2015 (gli ultimi dati che abbiamo a disposizione), con 83,49 anni di aspettativa di vita, appena dopo Hong Kong (84,28), il Giappone (83,84) e l’altra regione amministrativa speciale della Cina, Macao (83,59). L’Italia è dunque il paese europeo con la più alta aspettativa di vita, precedendo Spagna e Svizzera.

Anche se le donne, in generale, hanno aspettativa di vita più alta degli uomini, nel caso dell’Italia questo comporta però posizioni diverse a livello mondiale. Nonostante 86 anni di aspettativa per le donne e 81,10 per gli uomini, a livello mondiale le donne italiane passano al sesto posto, superate da spagnole e francesi, mentre gli uomini italiani guadagnano una posizione rispetto alla statistica che non tiene conto del gender, portandosi al terzo posto dietro Hong Kong e Islanda.

A partire dal 1960 il nostro paese ha visto crescere il dato sull’aspettativa di vita alla nascita, in conformità con le tendenze mondiali, da 69,12 agli 83,49 anni attuali, senza particolari discese.

Nella nostra InfoData è possibile fare un highlight sulle singole macroaree, cliccando sulle icone rappresentative di ogni zona. È inoltre possibile filtrare i trend storici (dal 1960 al 2015) per ogni nazione, cliccando sulle piccole barre attorno alla mappa mondiale, che rappresentano ognuna uno stato.

 

 

Le grandi decrescite

Una delle più grandi “depressioni” nella nostra area chart si riscontra nella Cambogia degli anni Settanta, segnata dal regime di Pol Pot e dalle prime fasi della guerra cambogiano-vietnamita indicata anche come terza guerra d’Indocina, un lungo conflitto che interessò l’area dall’aprile del 1977. L’aspettativa di vita arrivò addirittura a 19,32 anni, il punto più basso toccato nel mondo tra il 1960 e il 2015.

Altra importante decrescita nel corso del settantennio è riscontrabile in Rwanda, alla fine degli anni Ottanta e inizio anni Novanta. La guerra civile contrappose le forze governative del presidente Juvénal Habyarimana e i ribelli del Fronte Patriottico Ruandese tra il 1990 e il 1993. Dal punto di vista etnico la guerra contrapponeva invece gli Hutu e i Tutsi. Le ostilità cominciarono il 2 ottobre 1990 e terminarono il 4 agosto 1993 con la firma degli accordi di Arusha. Appena un anno dopo la conclusione del conflitto, tuttavia, l’assassinio di Habyarimana portò a una nuova crisi, sfociata nel genocidio ruandese del 1994. Nel 1993 il Rwanda toccò il triste record di un’aspettativa di vita di 27,64 anni.

Top e flop

Come detto, nella macroarea comprendente l’Europa e l’Asia Centrale, L’Italia è il paese con l’aspettativa di vita più alta, con 83,49 anni di vita stimati alla nascita nel 2015. Fino al 2011 in testa si trovava San Marino, di cui però non abbiamo dati più recenti, confermando comunque l’ottima qualità di vita nella penisola. In fondo al gruppo Turkmenistan (67,64), Kyrgyzstan (70,65) e Tajikistan (71,01).

Nell’Asia dell’Est troviamo alcuni dei paesi con la più alta aspettativa di vita al mondo. Hong Kong (84,28), il Giappone (83,84), Macao (83,59), Singapore (82,60) precedono l’Australia (82,45). All’ultimo posto la Papua Nuova Guinea.

Nel continente americano è il Canada il paese con la più alta aspettativa di vita, 82,13, mentre le Isole Vergini sono al primo posto per quanto riguarda l’America Latina (79,87). Gli Stati Uniti si posizionano solo al nono posto (78,84). In fondo alla classifica ecco Haiti (63,01).

Se in Asia passiamo dall’82,05 di Israele al 62,25 del Djibouti, in Africa si registrano i valori più alti alle Mauritius e Seychelles, rispettivamente 74,35 e 73,23. Fanalino di coda Sierra Leone e Central African Republic, entrambe poco sopra i 51 anni di aspettativa di vita alla nascita.

Dal 1960 a oggi

Nel 1960 l’Italia si trovava addirittura al 19esimo posto a livello europeo (23esimo mondiale), dietro la Bulgaria e sotto tutte le principali nazioni dell’Europa Occidentale. Stesso percorso per la Spagna, oggi seconda, 20esima nel 1960. Sono due tra le nazioni europee che hanno migliorato di più la loro posizione, come il Portogallo, passato dal 37esimo posto a livello europeo al 15esimo attuale.

Grandi miglioramenti si registrano in Cile, oggi sesto in America Latina e con un’aspettativa di vita superiore anche a quella degli Stati Uniti. Nel 1960, anno segnato dal terremoto di Valvidia, conosciuto come il grande terremoto del Cile, l’aspettativa di vita era la 22esima del subcontinente. Al contrario il Paraguay, ottavo nel 1960, è oggi scivolato al 28esimo posto.

In Asia si segnalano grandi miglioramenti per paesi come la Cina (dal 26esimo al 12esimo posto nel settore East Asia e Pacific) e Korea (18esima nel 1960, ora sesta). Per quanto riguarda il Medio Oriente è invece l’Oman a fare il balzo più lungo, dal 16esimo al sesto posto nell’area. In discesa Filippine, Kuwait, Giordania, Siria, Iraq, tutti territori segnati da terrorismo e guerre civili.

In Africa si riscontra la crescita del Senegal, oggi quarto con 66,66 anni di aspettativa di vita alla nascita, 28esimo stato africano nel 1960. Scendono Sud Africa e Zimbabwe, sul podio e con grandi aspettative negli anni Sessanta, oggi caduti sotto il 20esimo posto.