Anche Natale può essere misurato. Sopratutto nella sua declinazione più commerciale. Noi di Info Data in una chiave forse un po’ venale abbiamo preso Babbo Natale dal lato dello scontrino. E’ stato scelto un regalo, anzi no, un regalo mediamente costosetto e abbiamo cercato sul mercato una equivalenza di oggetti che sommati fornissero lo stesso prezzo. Perché? In primo luogo perché in una società di libero mercato il prezzo è una variabile spesso indipendente, quantomeno dall’utilità. Poi perché il Natale è un momento dell’anno nel quale saltano un po’ tutte le categorie di analisi razionale del bene. Infine, perché la teoria dei giochi impone di analizzare le conseguenze delle nostre scelte e quindi a quali beni rinunciamo quando spendiamo determinate cifre. La scelta delle alternative è soggettiva, quindi dell’autore e non risponde a nessun criterio. Più nello specifico ecco le mie scelte.
Maglione brutto di Natale di lana
Adozione a distanza di un Lupo
Macchina per fare il pane
Abbonamento di un anno a Netflix
Lego Star Wars (quello con il robottino tondo)
Orologio della Casio digitale, quello che andava di moda negli anni Ottanta
Nintendo Switch, console di videogiochi
It di Stephen King (romanzo)
Kong Puppy (è un gioco per cani di media taglia)
Abbonamento di un anno (dodici spettacoli) per andare a teatro (ho scelto il Il Piccolo di Milano)
La somma fa 1189, euro più ed euro meno
Nell’Info un po’ essenziale nelle forme, me ne rendo conto, le dimensioni dei rettangoli sono proporzionali al prezzo. La domanda a cui risponde questa Info è la seguente: quanti e quali oggetti potresti comprarti al prezzo dello smartphone di punta della Apple? Ecco la risposta.