In attesa della chiusura del 2017, stando ai dati pubblicati da Eurostat, la produzione agricola complessiva europea per il 2016 è risultata in flessione rispetto ai numeri registrati nel 2015.
I 405 miliardi di euro dello scorso anno provenienti sia da raccolti, sia dall’allevamento, così come dai prodotti e i servizi che ruotano attorno alla produzione agricola, sono stati inferiori del 2,8% paragonati se paragonati ai dodici mesi precedenti.
Nel grafico che segue, oltre ai riferimenti complessivi su tutta l’Unione Europea (in alto), sono riportati i valori per ogni nazione in termini di produzione agricola complessiva (Agricultural Output) rappresentata con l’immagine di una fattoria più o meno a grande a seconda del volume di euro generati e, nella seconda colonna, colorata dal rosso al verde sulla base della variazione percentuale rispetto al 2015.
Analogamente, nelle altre due colonne, per ogni paese sono indicati i valori dello scostamento percentuale di produzione per i raccolti (Crop Output) e produzione derivata da animali (Animal Output), rispettivamente rappresentati con immagini di pomodori e mucche, colorati in funzione delle relative variazioni per il 2016.
In cima alla classifica 2016 dei paesi con la produzione maggiore, guida la Francia in prima posizione (70,3 miliardi) seguita dalla coppia formata dall’Italia (53,4) che la spunta di un soffio sulla Germania (52,9).
È interessante notare come tutte e tre le nazioni, seppur in misura diversa, pur risultando al top in termini di volumi, risultano però in flessione rispetto al 2015 con il -6,5% francese che figura tra i peggiori valori europei (solo Estonia con -19,8% e Lettonia a quota -8,3% registrano risultati inferiori alla Francia).
Il trend più positivo invece è stato registrato in Slovacchia (10,7%) dove però il volume di produzione complessiva è chiaramente più contenuto (2,4 miliardi) rispetto ai principali produttori europei.
Considerando tutti i dati a disposizione, Spagna (46,8 miliardi), Olanda (27) e Polonia (22,4) sono classificabili come le uniche nazioni della top10 per volumi di euro prodotti che hanno chiuso con un trend positivo rispetto al 2015 nelle altre tre categorie, come indicato appunto dalle immagini sempre in toni di verde per tutti e tre i paesi.
Esaminando più nel dettaglio sia i numeri dei raccolti che quelli dell’allevamento, ci sono casi particolarmente curiosi che denotano andamenti anche diametralmente opposti.
Il caso più eclatante è sicuramente quello di Cipro che fa registrare un calo percentuale pari a -13,6% sul fronte della produzione vegetale, contrapposto ad un aumento del 12,4% per la produzione animale.
L’Italia, che come anticipato occupa la seconda posizione per produzione complessiva, risulta in flessione sia dal punto di vista dei raccolti (-6%) sia per quanto concerne l’allevamento (-4,6%).
Valori decisamente in linea con il calo percentuale complessivo del 2016 pari -4,4%.