L’Italia è il nono esportatore mondiale, ma in Europa le Pmi italiane sono le meno ottimiste sulla possibilità di veder crescere il loro fatturato all’estero nel corso del 2018. Nonostante l’Ocse abbia recentemente stimato per il 2018 una crescita delle esportazioni italiane del 3,4%, soltanto la metà delle nostre piccole e medie imprese è convinta di poter vendere di più sui mercati esteri.
A tastare con un sondaggio l’umore degli imprenditori europei è stata l’Enterprise Europe network (Een), la rete sotto l’egida della Commissione europea che supporta la crescita e l’internazionalizzazione delle Pmi. Ne è risultato che, sul fronte delle chance all’estero per il 2018, le imprese italiane sono al terzultimo posto nella scala dell’ottimismo, seguite solo dalle cipriote e dalle lussemburghesi. Le tedesche, per una volta, non sono messe molto meglio di noi: le Pmi che pensano di incrementare le performance all’estero sono solo il 56%, al quartultimo posto tra i 28 Paesi membri della Ue. Anche le francesi non sono da meno, e con una percentuale di ottimisti al 58% vengono a loro volta appena prima della Germania.