2I binari della rete ferroviaria italiana corrono lungo la penisola per 24.380 km, 16.724 sono le linee (on tutte le linee sono a doppio binario). Parliamo in questo caso di tratte di proprietà statale, oggi gestite dalla società Rete Ferroviaria Italiana (RFI), a cui vanno però sommati all’incirca altri 3 000 km di linee di proprietà regionale e gestite da altre società di capitali pubblici e privati.
Lo sviluppo della rete raggiunse il suo massimo a inizio Novecento, quando le linee ferroviarie arrivarono a raggiungere praticamente ogni parte del territorio nazionale. Dagli anni Cinquanta iniziarono a essere attuate politiche di soppressione dei cosiddetti “rami secchi”, che colpirono soprattutto le linee a scartamento ridotto, riducendo i chilometri di rete ferroviaria in attività e, di conseguenza, anche i costi di gestione.
Sono 2.200 le stazioni sul territorio nazionale, comprese le 14 grandi stazioni che rappresentano i nodi principali della rete. Come noto, le due principali compagnie, Trenitalia e Italo Ntv, sono presenti in maniera diseguale sulla rete. A questi numeri vanno aggiunte altre stazioni ferroviarie presenti sul territorio italiano, tutte rappresentate nella nostra InfoData, fino a raggiungere la cifra di 3.591 stazioni.
Da nord a sud
Nella nostra nuova InfoData abbiamo raccolto i dati delle stazioni presenti su tutto il territorio nazionale, oltre alle informazioni sulla rete rilasciate da Rete Ferroviaria italiana sul proprio sito web.
Le informazioni sulle stazioni sono state raccolte da diverse fonti, tra cui OpenStreetMap, SNCF OpenData, GeoNames e Digitraffic.fi. Questo database di stazioni europee contiene le informazioni che Trainline EU utilizza per identificare le stazioni attraverso i diversi sistemi degli operatori dei treni.
Da sottolineare che, mentre per il numero di stazioni consideriamo le stazioni totali presenti in Italia, per quanto riguarda le linee i dati riguardano solo quelle gestite da Rfi.
L’idea è comprendere e mettere a fuoco come varia la situazione della rete e delle stazioni regione per regione. È possibile filtrare le informazioni cliccando sulle regioni (sulla destra).
Il nord Italia ha sicuramente sviluppato una più ampia copertura del territorio, considerando che le prime quattro regioni per lunghezza dei binari e linee ferroviarie in esercizio sono Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. A Seguire Lazio e Veneto (altra regione del nord Italia). Solo al settimo posto le prime regioni del Sud, Campania e Sicilia, rispettivamente con 1742 km complessivi e 1572 km.
Le nostre piccole mappe aiutano a darci un immediato colpo d’occhio sul numero di stazioni della penisola. Lombardia e Piemonte sono le regioni più coperte e con più località da cui i viaggiatori italiani possono partire utilizzando il treno. Sono in totale 460 le stazioni in Lombardia, con quattro nodi strategici come Milano Centrale, Como, Tirano e la stazione di Malpensa, che offre il collegamento diretto all’aeroporto omonimo. Una copertura molto fitta soprattutto nell’hinterland milanese, mentre il nord-est regionale, nelle zone dopo Lecco e che si muovono verso Sondrio-Tirano, presenta due solo linee seppur ben attrezzate.
Il Piemonte ha una copertura abbastanza capillare del proprio territorio, con 402 stazioni che si snodano attorno al polo centrale rappresentato da Torino Porta Nuova.
Anche per quanto riguarda il numero di stazioni la classifica regionale segue, coerentemente, quella chilometrica. Toscana (267 stazioni) ed Emilia-Romagna (264 stazioni tra cui alcune strategicamente importanti come Bologna Centrale) seguono le due grandi regioni del nord.
Dato interessante: per numero di stazioni il Lazio segue diverse regioni del sud. Appena dietro Toscana ed Emilia-Romagna si trova infatti la Campania, che con 248 stazioni e la città di Napoli rappresenta il vero punto di snodo per raggiungere le altre regioni del sud. Numeri che, in una regione solo al decimo posto per superficie del territorio, significano una copertura piuttosto capillare. La Campania è inoltre la regione in cui terminano le linee ad alta velocità, molto utilizzate da chi si sposta fino a Basilicata, Sicilia, Calabria e Puglia. Sono proprio queste ultime tre regioni quelle che seguono la Campania e precedono Roma e il Lazio. Lazio che torna però davanti considerando le sole stazioni gestite da Rfi, 165 contro le 125 della Campania. La celebre isola (prima regione italiana per superficie, un dato che bisogna considerare) è coperta da 247 stazioni, da Palermo a Catania, collegata alla Calabria, che la segue a 213. Copertissima sulle turistiche coste del Tirreno e dello Ionio, meno nel cuore dell’Aspromonte e della Sila, con linee che vanno da Catanzaro al cosentino. Davanti al Lazio anche Puglia (208 stazioni) e Veneto (267 stazioni).
Fanalino di coda la piccola Valle d’Aosta, con sole 23 stazioni e 81 km di linea che coprono la regione italiana meno estesa.