Sono due terzi della popolazione mondiale. Non hanno accesso ad una assistenza chirurgica, anestetica e ostetrica (SAO). Teniamo conto, scrive Emi Suzuki del Data Blog dalla Banca mondiale che un terzo delle malattie richiede un processo decisionale o un trattamento chirurgico e/o anestetico.
Prima del 2015, i dati globali su chirurgia, anestesia e assistenza ostetrica erano praticamente inesistenti. La Commissione Lancet su Global Surgery ha sviluppato sei indicatori chirurgici, tra cui appunto quelli che raggruppano i dati su ostetricia e anestesia (SAO). L’analisi di questi dati mostra ampie lacune nelle cure SAO in tutti i paesi per gruppi di reddito.
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Rispetto ai paesi a basso reddito, ci sono 70 volte più operatori chirurgici ogni 100.000 persone nei paesi ad alto reddito
La forza lavoro Sao o “chirurgica” è estremamente ridotta nei paesi a basso reddito (1 Sao per 100.000 abitanti) e nei paesi a reddito medio inferiore (10 Sao per 100mila abitanti), mentre 69 Sao per 100mila abitanti nei paesi ad alto reddito. La discrepanza tra paesi ad alto reddito e paesi a basso e medio reddito è ancora maggiore per la densità della forza lavoro chirurgica rispetto a quella della densità del medico .
Qui sotto invece sempre grazie al blog della Banca Mondiale vediamo come le aspettative di vita tendono a essere più alte nei paesi dove la presenza di chirurghi è superiore ai 20 ogni 10mila persone.
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