Seconda puntata della nostra storia interattiva per raccontare come è cambiata l’Italia. La prima la trovate qui. Se analizzando le percentuali dei residenti stranieri sul totale della popolazione le mappe e i grafici mostrano un graduale aumento risalendo la penisola, soprattutto intorno alle principali città italiane, la situazione appare ribaltata soffermandosi sull’incremento.
Nella seconda grafica abbiamo visualizzato l’incremento percentuale per regione dal 2012. Abbiamo ordinato le regioni da nord a sud, così da evidenziare alcuni dati importanti
Come è facile osservare le percentuali di incremento più alte si registrano nelle regioni del sud.
In particolare scendendo sotto il Molise le percentuali sono molto alte, sopra il 50%, con un +62.9% della Campania che rappresenta il dato più alto. Tra le province è da record il +101% della provincia di Crotone. Tornando alla prima grafica e filtrando le small multiple sulla provincia, appare del resto evidente il grande incremento del capoluogo calabrese, passato dai 1890 residenti stranieri del 2012 a 4838 (+247.7% rispetto al 2012). Gli stranieri che arrivano in regione provengono da diverse zone del mondo.
Dall’Est Europa arrivano principalmente badanti, tanto che le donne straniere residenti sono in numero superiore agli uomini. Una prevalenza che è comune praticamente a tutte le regioni italiane, con le eccezioni di Sicilia e Molise, dove gli uomini sono in numero maggiore. Dall’Europa dell’est fino alla Calabria arrivano anche lavoratori dipendenti, mentre dall’Africa anche autonomi, soprattutto ambulanti. Nel complesso, gli europei sono la maggioranza. A livello di numeri assoluti Crotone non è comunque la regione con più stranieri della Calabria. I nuovi residenti si concentrano soprattutto nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, con Catanzaro a seguire.
L’incremento più alto è però un record siciliano, di un piccolo comune dell’agrigentino. Comitini, passato dai soli 2 stranieri a 62 nel corso di 5 anni. Un incremento del 3000%.
La tendenza di un maggiore incremento al sud si conferma anche sulle grandi città. Bari segna +96% rispetto al 2012, Napoli +77%, Roma +67.6%, mentre al nord Milano si ferma al +44.1%.