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politica

Migranti, nel 2017 dimezzate le richieste di asilo. Ma non in Italia

La nazione che ha assistito al calo più significativo delle domande di asilo in termini assoluti è la Germania, che pure lo scorso anno ha assorbito il 30,5% delle istanze di protezione internazionale presentate alle cancellerie europee. L’Italia, al contrario, è tra i Paesi che hanno visto crescere le richieste di asilo politico.

 

Questi i dati che saltano all’occhio dell’osservatore italiano tra quelli appena rilasciati da Eurostat sul tema dei migranti. Numeri che riguardano le cosiddette prime istanze, che danno cioè conto di coloro che per la prima volta hanno fatto richiesta di asilo. Se quindi qualcuno ci ha riprovato dopo una bocciatura, è escluso dal computo. Ora, secondo l’istituto europeo di statistica, lo scorso anno sono state 650mila le richieste di protezione internazionale. Un numero sostanzialmente dimezzato rispetto agli 1,2 milioni di istanze ricevute durante l’anno precedente.

 

Come detto, è la Germania la nazione che ha visto alleggerirsi maggiormente il peso. Berlino è passata infatti da 722mila a 198mila, una contrazione pari al 73%. Che pure non è bastata a frenare il malcontento popolare per la gestione del fenomeno da parte della cancelliera Merkel, che si è espresso in quel 12,6% ottenuto alle elezioni federali del settembre scorso dalla formazione di estrema destra Alternative fuer Deuschtland.

 

Addirittura più drastico, almeno in termini percentuali (-89%) il calo nell’Ungheria di un altro campione dell’estrema destra come Viktor Orbàn. Qui le richieste di protezione sono crollate in un anno da 28mila a poco più di 3mila. Ecco, nel dettaglio la situazione.

 

 

Nella parte sinistra del grafico sono rappresentati i quattro Paesi che hanno visto il calo più significativo, nella parte destra quelli che hanno fatto segnare un incremento. La bandiera a sinistra indica la situazione nel 2016, quella a destra fa riferimento al 2017. Si apprezza così anche visivamente il crollo delle richieste di asilo viste in Germania. Meno, invece, l’aumento visto in Spagna: qui le domande sono raddoppiate, passando da 15 a 30mila. E l’Italia? Nel 2016 le richieste di protezione furono 121mila, lo scorso anno sono salite a 126mila. Un quadro sostanzialmente stabile, specie rispetto a quanto visto in altre nazioni europee.

 

Un quadro, soprattutto, che fa dell’Italia il secondo Paese per percentuale di domande di asilo ricevute nel 2017 sul totale di quelle presentate alle cancellerie europee. Lo si vede da questa infografica:

 

 

 

Nella prima parte c’è una mappa, che mostra le domande per milione di abitanti. I Paesi colorati di arancione sono quelli in cui il valore è superiore alla media europea di 1.270. Quelli azzurri, invece, sono quelli in cui il numero è inferiore. Da notare la situazione relativa alla Grecia che, rispetto alla popolazione residente, è la nazione che ha visto l’impatto maggiore delle richieste di asilo politico: 5.295 per milione di abitanti, contro le 2.402 tedesche, le 2.089 italiane, le appena 98 del Portogallo.

 

La treemap visibile nella seconda parte dell’infografica mostra invece la percentuale delle richieste di asilo ricevute da ogni Paese sul totale di quelle presentate ai 28 che compongono l’Unione europea. Come detto, la quota maggiore riguarda la Germania (30,5%). Al secondo posto l’Italia, che ha dovuto gestire il 19,5% delle domande di protezione internazionale. Questi due Paesi, da soli, si sono fatti carico del 50% delle richieste di asilo presentate nel corso del 2017 in tutta l’Unione. Non appare quindi casuale che la risposta popolare sia stata quella di un avanzamento elettorale delle forze che più si sono opposte all’accoglienza dei migranti.