In attesa che le temperature primaverili arrivino nel nostro paese, il Giappone è già in fermento per l’arrivo della Primavera, che significa Hanami. Letteralmente “l’arte di osservare i ciliegi in fiore”, marzo segna l’inizio della fioritura dei ciliegi, uno dei più affascinati spettacoli che la natura giapponese possa offrire. L’evento attira fuori di casa tante famiglie, ma anche numerosi turisti provenienti dall’estero. Il rituale spinge i giapponesi a viaggiare seguendo la fioritura, visto che, ovviamente, il periodo è variabile da città a città. Il meteo nazionale fornisce ogni anno le date, proprio per permettere agli appassionati di seguire i ciliegi in fiore.
Sfruttando i dati forniti dal Japan Metereological Corporation, noi di Infodata abbiamo ricostruito una grafica, con le previsioni sulla fioritura lungo il paese asiatico.
Il Giappone è un arcipelago molto vasto, con climi assolutamente diversi tra loro. Dal sud caldo (nella zona di Kyushu) al freddo nord, dove si trova Hokkaido. Le previsioni, come quelle che ci capita di ascoltare tutti i giorni riguardo al meteo, sono ovviamente soggette a cambiamenti e potrebbero variare. La durata della fioritura è di circa una settimana. Anche questa durata è influenzata dalla latitudine del luogo.
A Tokyo i primi fiori sono sbocciati il 17 marzo, con 9 giorni di anticipo sulla media. I primi petali si sono invece visti il 19 marzo a Fukuoka, il 20 a Osaka e il 22 a Kyoto.
Il cambiamento climatico sta influenzando la fioritura dei ciliegi?
L’Hanami è una tradizione talmente antica che i diaristi hanno acutamente documentato la nascita e la caduta dei fiori di ciliegio per secoli. Le registrazioni effettuate a Kyoto, la vecchia capitale, risalgono addirittura a 1200 anni fa. Questo prezioso e antico datario è però molto interessante per osservare il cambiamento climatico.
Nella grafica sottostante, che riporta anche le previsioni per la fioritura del 2018 già mostrata in cima all’articolo, sono stati visualizzate le fioriture dall’anno 812 al 2016. I dati arrivano da uno studio di Yasuyuki Aono, professore di scienze ambientali presso l’Università della Prefettura di Osaka. Il risultato mostra un cambiamento improvviso e notevole negli ultimi 150-200 anni. Negli ultimi decenni, in particolare, i fiori sono emersi molto prima di quanto non facessero una volta.
Come è immediato notare nel grafico, il trend della fioritura tende verso il basso. Negli ultimi anni, dunque, i ciliegi si sono riempiti di fiori molto prima del solito, a fine marzo o nei primi giorni di aprile. Tra l’anno 800 e il 1850 la durata della fioritura è stata abbastanza stabile e, seppure con qualche ragionevole eccezione, le date di fioritura si sono mantenute quasi sempre oscillanti tra il 10 aprile e il 17 aprile, ovvero tra il 100esimo e il 107esimo giorno dell’anno. Oggi le medie si sono spostate di circa una settimana, intorno al 6 aprile.
La fioritura anticipa di pari passo all’innalzamento delle temperature di marzo, in aumento negli ultimi anni a Kyoto. Anche se sono diversi i fattori ambientali che influenzano le date di fioritura, solitamente un marzo più caldo significa fiori di ciliegio in anticipo. Aono, nelle sue analisi, si è infatti soffermato sull’analisi delle temperature. Si stima che dal 1820 la temperatura si sia innalzata di 6,1 gradi (3,4 gradi Celsius) a Kyoto. Secondo le ricostruzioni termiche risalenti fino all’800 d.C. nessun altro periodo storico è mai stato più caldo del presente in Giappone.
Nei loro studi Yasuyuki Aono e Keiko Kazui, due scienziati giapponesi, non si sono fermati alla semplice catalogazione storica. I due hanno dimostrato che la data di piena fioritura dei ciliegi di Kyoto può predire la temperatura di marzo entro 0,1 ° C, dimostrando una piena correlazione tra i due fenomeni.