Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
tecnologia

A Londra un omicidio ogni due giorni. I numeri delle armi in Europa

L’ultimo caso ancora questa mattina ad Harrow, a Nord Ovest di Londra, dove due ragazzini di 13 e 15 anni sono stati raggiunti da dei colpi di pistola mentre passeggiavano per la strada. Fortunatamente, nessuno dei due rischia la vita. Un episodio che segue l’omicidio del 17enne Rhyhiem Barton, freddato nella capitale britannica nella notte tra sabato e domenica. Ma è un’ondata di violenza quella che sta colpendo il Regno Unito. Nella sola Londra si contano infatti già 60 omicidi dall’inizio dell’anno. In pratica uno ogni due giorni. Ma quante sono le armi in circolazione in Europa? E quanti gli omicidi?

 

Rispondere a queste domande non è semplice. Perché, oltre a quelle registrate, ce ne sono molte che non sono note alle autorità. Una risposta può però arrivare dal sito Gunpolicy.org, un portale gestito dall’Università di Sydney, in Australia. Si tratta di una vera e propria banca dati, che contiene diverse informazioni relative al mondo delle armi da fuoco. Ad esempio, permette di costruire una mappa delle armi da fuoco ogni 100 abitanti presenti sul territorio europeo nel 2014:

 

 

Come specificato nella mappa, purtroppo i dati italiani sono più vecchi e non vanno oltre il 2007. Abbiamo però deciso di includerli ugualmente. Questi numeri, anche se il raffronto va ovviamente preso con le pinze, ci mettono ai primi posti in Europa per armi registrate: 11,9 ogni 100 abitanti. Il che significa, in altre parole, che se si chiudono otto persone in una stanza, una è armata. Il valore più alto spetta però al Montenegro con 15,21 armi da fuoco ogni 100 residenti. Queste sono solo le pistole e i fucili registrati da civili, ovvero escludendo quelle in dotazioni a militari e membri delle forze dell’ordine. Ci sono, poi, quelle possedute illegalmente:

 

 

In questo caso si tratta, ovviamente, di stime. E il database è ancora più incompleto. Ma dai numeri messi a disposizione da Gunpolicy.org, spicca il dato relativo alla Germania: stando ai ricercatori australiani, un tedesco su quattro possiederebbe un’arma illegalmente. Mettendo a confronto questi numeri con quelli invece di pistole e fucili denunciati, si ottiene questa mappa:

 

 

In azzurro sono rappresentati i Paesi in cui, secondo Gunpolicy, le armi registrate sono più di quelle legali. In arancione, invece, quelli nei quali le seconde sono più delle prime. Anche in questo caso, Berlino svetta. Ma lo stesso vale per Francia, Croazia e Albania. Non essendoci stime sulle armi illegalmente detenute in Italia, non è possibile valutare quale sia la situazione nel nostro Paese. È possibile farlo, invece, per un ultimo aspetto: le morti legate alle armi da fuoco. Ovvero omicidi, ma anche suicidi ed incidenti. Eccoli mappati come tasso ogni 100mila abitanti, su dati relativi al 2012:

 

 

Il Regno Unito contava nel 2012 qualcosa come 0,22 episodi ogni 100mila abitanti. Uno dei dati più bassi a livello europeo. Ma che, viste le cronache di queste settimana, dovranno essere rivisti al rialzo. La situazione peggiore in Montenegro, dove sei anni fa sono morte a causa di un proiettile 8,5 persone ogni 100mila residenti, il dato più alto a livello europeo. E l’Italia? In questo caso i numeri ci sono, e parlano di 1,27 morti ogni 100mila abitanti. Anche se non bisogna dimenticare che il 2012 fu l’anno della seconda faida di Scampia, che tra agosto e dicembre provocò la morte di 24 persone. In condizioni “normali”, è possibile che il dato italiano sia anche più basso.