mmigrazione. Un tema che rimane al centro del dibattito politico e del programma gialloverde, con il neo Ministro degli Interno Matteo Salvini in prima linea.
Noi di InfoData abbiamo raccolto alcuni dei dati interessanti sul tema, cercando di comprendere quanti sono oggi i rifugiati in Italia e nei principali paesi Europei. Partiamo da una premessa necessaria. Per rifugiati si intende una particolare categoria di immigrati a cui viene riconosciuto uno speciale stato giuridico, in base all’Articolo 1 della Convenzione di Ginevra del 1951:
“Il rifugiato è colui “che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”
Lo status di rifugiato viene ottenuto dopo aver fatto domanda di Asilo e tramite un approfondito colloquio del candidato, durante il quale viene valutato se il soggetto ha diritto a tutela internazionale. I rifugiati non sono dunque tutti gli stranieri presenti sul territorio, ma solo una parte.
Nella grafica abbiamo visualizzato il numero di rifugiati in Italia e negli altri paesi europei. I pallini rossi rappresentano il numero di rifugiati ogni 1000 abitanti (rappresentati dal totale in grigio). Passando col il mouse sopra i mille di ogni nazione è possibile scoprire il numero esatto di rifugiati, aggiornato al 2016. I dati provengono dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati; fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la loro drammatica condizione.
In totale l’Europa ospita 5.2 milioni di rifugiati, con trend di crescita importanti negli ultimi anni. Rispetto al 2014 si registra un +68%. Bisogna comunque considerare che nella top 10 dei paesi mondiali per numero di rifugiati è presente un solo paese strettamente europeo: la Germania, ottava. Al primo posto la Turchia, i cui rifugiati sono parte dei 5.2 milioni precedentemente indicati. Senza la Turchia i numeri scendono radicalmente, fino a 2.3 milioni.
Il numero di rifugiati sul totale della popolazione è, in generale, molto basso. La Svezia, che ha il più alto rapporto rifugiati/abitanti, registra un 2.3%, 23.4 rifugiati ogni 1000 abitanti. Malta, finita al centro delle polemiche sulle accoglienze nelle ultime settimane, è al secondo posto, 18.3 rifugiati ogni 1000 abitanti. Le cifre più significative si registrano generalmente nei paesi nordici. Le nazioni mediterranee, spesso i primi porti in cui approdano i nuovi immigrati, presentano un numero inferiore di rifugiati, eccezion fatta per le isole di Malta e Cipro.
E l’Italia? Nonostante sia uno dei paesi europei su cui più grava il peso dell’immigrazione, il nostro paese rimane tra gli ultimi in Europa per incidenza del numero di rifugiati sul totale della popolazione. Immaginando di mettere in fila 1000 persone, solo 2 di queste sarebbero rifugiati. In valore assoluto l’Italia registra (ricordando che i dati sono aggiornati al 2016) 147mila 370 rifugiati, al quarto posto tra i paesi considerati, dietro Germania (669mila 482), Francia (304mila 546), e Svezia (230mila 164).