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Mondiali 2018, Brasile-Messico. Meglio Neymar Jr o el Chicharito?

Il primo punto in favore del Brasile è che non gioca in casa. Come dimenticare la disfatta nella finale del 1950 di fronte ad un incredulo Maracanà. O l’ancor più umiliante 7-1 rifilato ai verdeoro dalla Germania nella semifinale di quattro anni fa. Il secondo invece è Neymar. La scelta, in questo mondiale data driven di Infodata, non poteva infatti che cadere sul numero 10 della Seleçao. A sfidarlo è il Chicharito Hernandez, attaccante del West Ham United. E i numeri ci dicono che per il Brasile saranno quarti di finale:

 

 

Neymar raggiunge infatti un punteggio di 5,32, mentre Hernandez si ferma a 2,63. Da notare che a fare la differenza non sono i gol segnati: uno quello del brasiliano, contro la Costa Rica, uno quello del messicano, che ha regalato alla sua nazionale la vittoria contro la Corea del Sud. La stessa squadra, per dire, che ha sancito l’eliminazione della Germania campionessa in carica. Parità nelle marcature, si diceva, con il gol vittoria che fa anche scattare un bonus in favore del centravanti degli Hammers. Non solo: o Ney deve scontare anche un malus per l’ammonizione ricevuta per le proteste durante il match in cui ha realizzato quello che ad oggi è il suo unico gol nella competizione mondiale.

 

Ma allora, dove ha costruito la sua vittoria Neymar? Intanto nel numero di conclusioni: 17 tiri totali contro i 5 dell’avversario, 8 nello specchio della porta contro l’unico del messicano. Tradotto nel nostro punteggio fa rispettivamente 1,13 contro 0,33 e 1,07 contro 0,13. E poi ci sono i passaggi completati. Sarà che il futebol bailado prevede un maggiore giro palla, ma l’attaccante brasiliano ha passato la palla 147 volte contro le 50 dell’avversario. Il triplo, in buona sostanza. Per un punteggio di 2,45 contro 0,83. Se basterà tutto questo per accedere ai quarti di finale, lo dirà ovviamente il campo. Intanto, Infodata si sbilancia dicendo che sarà la Seleçao a passare il turno.

 

Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso.