Sono gli unici due attaccanti delle rispettive nazionali ad aver segnato un gol in questa fase finale dei campionati mondiali. E siccome qui ad Infodata la regola per il mondiale data driven è che si scelgono gli attaccanti, la partita tra Svezia e Svizzera diventa una sfida tra Ola Toivonen e Josip Drmic. Che, a dispetto del nome, è nato nel Canton Svitto da genitori croati. E che, stando ai dati raccolti, “garantirà” agli elvetici il passaggio ai quarti di finale:
Il computo di gol, tiri in porta e passaggi completati, tolti i malus legati ai cartellini, gli garantisce infatti un punteggio di 2,38, contro l’1,98 dell’avversario scandinavo. Ciascuno dei due contendenti ha segnato un unico gol. E, come detto, è l’unico attaccante della propria nazionale ad aver segnato un gol. Per la Svizzera ci hanno pensato i centrocampisti, per la Svezia addirittura i difensori. La rete segnata da Drmic all’88simo minuto della sfida contro la Costa Rica è stata determinante per il pareggio finale. Avrebbe potuto esserlo per la vittoria, ma cinque minuti più tardi gli avversari hanno realizzato il gol del definitivo 2-2.
Se sul numero di tiri verso la porta avversaria, dentro o fuori lo specchio, Toivonen e Drmic finiscono per allinearsi, c’è da dire che lo svedese ha toccato più volte palla: 35 i suoi passaggi completati, contro i 5 dell’avversario. La differenza, alla fine, la fa il fatto che lo scandinavo ha giocato tutte e tre le partite finora disputate dalla nazionale. Lo svizzero, invece, solo due. E quindi dato che il nostro sistema di calcolo, che non ha alcuna base scientifica né soprattutto sportiva, prevede per ogni voce statistica il calcolo della media a partita, viene premiato l’elvetico. Per questo il nostro pronostico si sbilancia nei confronti della Svizzera. Come andrà davvero, è ovvio, lo dirà soltanto il campo.
Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso.