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Mondiali 2018: tra Brasile e Belgio vince l’outsider

Anche chi di calcio capisce poco o nulla, come la gran parte di chi scrive per Infodata, sa che la nazionale brasiliana è la più forte del mondo. Vincitrice di cinque coppe del mondo. Ha dato a questo sport giocatori come Pelè, in trio con Didì e Vavà. E poi Socrates, Falcao, Zico, Garrincha, Rivelino, Ronaldo, Ronaldinho, Bebeto, Romario. E oggi Neymar. Bene, e allora chi vincerà nel quarto di finale tra Brasile e Belgio? Esatto, il Belgio.

Già, perché se si mettono a confronto le prestazioni di Neymar con quelle di Lukaku, centravanti della nazionale belga, è quest’ultimo ad aver ottenuto i risultati migliori.

A favorire l’attaccante del Manchester United rispetto a quello del Paris Saint-Germain sono innanzitutto le reti messe a segno. Nel girone Lukaku ha realizzato due doppiette contro Panama e Tunisia, prima di fermarsi per infortunio nel match contro l’Inghilterra. Solo due, invece, quelli del brasiliano: uno contro Costa Rica, l’altro contro il Messico agli ottavi.

È vero, Neymar ha tirato più volte: 24 contro le 11 dell’avversario, per un punteggio di 1,2 contro 0,73. Ed è anche stato più preciso: i tiri nello specchio gli hanno garantito 1,2 punti contro gli 0,63 del belga. Impietoso, poi, il confronto rispetto ai passaggi completati. Si parla di 170 a 38 in favore di O’Ney. Sul quale, però, pesa anche un cartellino giallo.

Alla fine, però, sono i gol segnati a fare la differenza. E così il punteggio è di 6,37 per Lukaku contro i 6,03 di Neymar. E quindi contro ogni pronostico, contro la storia e probabilmente anche contro il buonsenso, Infodata dice che in semifinale ci andrà il Belgio. Del resto, chi si aspettava il 7-1 rifilato dai tedeschi al Brasile quattro anni fa?

Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso.