Un mondiale è una storia di goal, campioni emozioni. Ma non solo. È un evento che vive di momenti e di luoghi. Il tempio per eccellenza è lo stadio. Ai mondiali di Russia 2018 sono 12, lungo oltre 3000km da ovest a est, da Kaliningrad a Ekaterimburg. Quest’ultima una città molto celebre per ciò che accadde nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 1918, quando i rivoluzionari bolscevichi fucilarono l’ultimo imperatore di Russia, lo Zar Nicola II.
Insieme i 12 stadi hanno la possibilità di accogliere 575mila 694 spettatori, che hanno già esultato per 155 goal tra gironi e prime fasi a eliminazione diretta, in attesa delle semifinali. Sono invece 11 le città coinvolte nell’edizione numero 21 della Coppa del Mondo di calcio: Ekaterinburg, Kaliningrad, Kazan, Nizhny Novgorod, Rostov sul Don, Samara, San Pietroburgo, Saransk, Sochi, Volgograd e la capitale, Mosca (unica città rappresentata da 2 stadi).
La nostra nuova grafica racconta i luoghi del mondiale di Russia, con informazioni sulle città, gli stadi, le partite e il numero di goal segnati. Ogni pentagono rappresenta uno degli stadi mondiali. Il pentagono più esterno, bianco, indica la capacità dello stadio. Più grande il pentagono maggiore è il numero di spettatori che può contenere. Il pentagono più interno, colorato con una sfumatura che va dal blu al rosso, indica il numero di goal segnati durante i mondiali. Anche in questo caso maggiore è la grandezza e più il pentagono si colora di rosso più numerosi sono i goal segnati. I due piccoli pentagoni in alto simboleggiano i goal segnati dalle squadre ufficialmente in casa e fuori casa. Dimensione e colore mantengono la stessa logica precedentemente spiegata.
Il Luzhniki di Mosca è lo stadio più grande di questi mondiali. Con una capienza di 81000 spettatori supera il Krestovsky di San Pietroburgo, casa dello Zenit e capace di raccogliere per questi mondiali 67mila tifosi. Luzhniki e Krestovsky rimangono gli unici due stadi a superare quota 50mila. La Kazan Arena, al terzo posto per capienza, arriva a 45mila 379 spettatori. Il più piccolo, lo stadio di Kaliningrad, ne conta 35mila 212, meno della metà dello stadio nazionale, il grande Luzhniki.
Costruito in occasione delle Spartachiadi, i giochi olimpici riservati ai Paesi comunisti, nel 1956, il Luzhniki ha già fatto da sfondo a numerosi eventi sportivi, come le Olimpiadi del 1980. Rimane però principalmente un tempio del calcio da oltre 3000 partite, la maggior parte di queste con protagonista l’Unione Sovietica prima e la Russia poi. Un tempo il Luzhniki poteva contenere fino a 100mila spettatori, scesi a 80mila dopo alcuni lavori di ammodernamento. I mondiali 2018 sono cominciati qui, con il match inaugurale del 14 giugno, quando la squadra di casa ha rifilato 5 goal alla malcapitata Arabia Saudita.
Nonostante un inizio a suon di reti non è però lo stadio con più segnature della rassegna mondiale. Al contrario, il Luzhniki è uno degli stadi in cui sono stati realizzati meno goal, una media di 1.8 goal a partita. Stando ai dati dovremo dunque aspettarci una semifinale dalle poche reti. I due stadi più capienti saranno infatti patria delle semifinali (oltre che delle due finali, quella tra i vincenti e quella tra i perdenti dei primi due match). Mosca vedrà Croazia e Inghilterra scendere in campo alla ricerca del pass per la finale (sempre in calendario al Luzhniki). La seconda semifinale sarà invece al Krestovsky di San Pietroburgo. Uno stadio da 11 segnature in 5 partite, 2.2 goal a gara. Interessante anche notare che nessuna delle 4 squadre impegnate in queste semifinali ha ancora mai messo piede in (né ovviamente riempito la rete) in questi due stadi.
Gli stadi con più goal potrebbero comunque rimanere il Fisht Olympic Stadium di Sochi, la Kazan Arena e lo stadio di Nizny Novgorod, tutti e 3 con 19 segnature in 6 match, 3-1 a partita. La Kazan Arena, sorta nel 2013 in occasione delle Universiadi e disegnata dallo stesso studio di architetti responsabile della Wembley Arena e dell’Emirates Stadium, è stata teatro di una delle partite più spettacolari di questo mondiale. Qui l’Argentina di Messi e la Francia di Mbappè e Griezmann hanno dato vita a un 4-3 che ha alzato notevolmente i numeri dell’arena principe della capitale del Tatarstan. Perché il Luzhniki e il Krestovsky possano vantare lo scettro di stadi con più reti di Russia 2018 ci sarà bisogno dunque di 10 goal in 2 partite. In uno sport che riserva sempre sorprese una missione difficile, non impossibile.