Il 2018 non è stato il più esaltante degli anni, in particolare in Europa. Dove le acquisizioni di startup sono calate del 10,8% e gli investimenti addirittura del 30. Ma quello legato alle M&A di imprese innovative rimane un mercato importante: quasi 22mila operazioni dal 2010 ad oggi, con un investimento totale che sfiora gli 1,2 triliardi di dollari. Consolazione tutta italiana, nella top 20 degli hub europei, oltre a Milano, compare per la prima volta anche Roma.
A dirlo è l’ultimo rapporto “Tech Startup M&As” realizzato da Mind the Bridge e Crunchbase con il supporto dello studio legale Orrick, Herrington & Sutcliffe. Come detto è l’Europa a spingere al ribasso. Sull’altra sponda dell’Atlantico, infatti, nel periodo compreso tra il luglio 2017 ed il giugno 2018 gli investimenti sono passati da 140 a 150 miliardi. E le exit sono salite del 4,9%. Del resto l’ecosistema europeo resta terra di conquista per gli investitori a stelle e strisce: il 27% delle exit nel Vecchi Continente è completato da acquirenti americani.
Tra le principali operazioni degli ultimi 12 mesi, MTB e Crunchbase citano l’acquisto della piattaforma di software hosting GitHub da parte di Microsoft, al costo di 7,5 miliardi di dollari, e l’acquisizione della compagnia di sviluppo software Mulesoft, finita nel portafoglio di Salesforce per 6,5 miliardi. Con 51 miliardi investiti dal 2010 ad oggi, Apple è l’azienda che più ha innovato attraverso l’acquisto di aziende. Almeno sotto il profilo economico. Con una spesa di “appena” 8 miliardi, Google ha acquisito 150 startup, più di quelle finite nella disponibilità dell’azienda di Cupertino.
Qualora servisse ribadire la proporzione tra il mercato americano e quello europeo, i top 3 buyers Usa, ovvero Google, Facebook ed Apple, hanno acquisito più startup dei 15 più grandi compratori del Vecchio Continente messi insieme. Da segnalare che, tra questi ultimi, c’è anche un po’ di tricolore: il gruppo italo-francese Luxottica-Essilor è al sesto posto della classifica, grazie all’investimento di 158 milioni di dollari per l’acquisto di 19 startup.
A livello di singoli hub, in America si contendono lo scettro San Francisco e New York. Con le quali in Europa può rivaleggiare solo Londra, che ha visto 1.009 exit e 1.422 acquisizioni. Cifre che in Italia, ad oggi, si possono solo sognare. Milano si trova al 14simo posto della classifica europea, era al 15simo nel 2017, con 65 exit e 60 acquisizioni. Sono invece rispettivamente 31 e 16 quelle che posizionano Roma al 20simo posto. È vero che lo scorso anno il report si fermava alla top 15, ma è la prima volta che la capitale compare in questa classifica dedicata all’innovazione. Si tratta, ovviamente, poco più che di un primo passo di un percorso ancora molto lungo.