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politica

Scopri dove vivono i pensionati d’oro, provincia per provincia

Con la sola eccezione della provincia di Roma, il taglio delle pensioni d’oro ipotizzato dal vicepremier Luigi Di Maio colpirebbe soprattutto nelle regioni del Nord Italia. Fuori dunque dal bacino elettorale del Movimento 5 Stelle, ma all’interno di quello della Lega. Che infatti, sul provvedimento rilanciato ancora ieri via Facebook dal capo politico pentastellato, non è mai stata granché entusiasta.

 

Scontro politici nella maggioranza a parte, Infodata ha provato a capire dove e quanto colpirà il taglio proposto dal ministro dello Sviluppo economico. L’ipotesi, come riportato dal Sole24Ore è quella di incidere sugli assegni di importo superiore ai 4.500 euro mensili. Se venisse confermata, la situazione sarebbe questa:

 

 

I dati arrivano dagli Osservatori statistici dell Inps Si è scelto di rappresentarli su base provinciale perché in molti comuni, soprattutto del Sud, non ci sono pensionati che ricevono un assegno mensile così alto. Inoltre, quando sono presenti in numeri molto bassi, l’istituto di previdenza non comunica la cifra per evitare di rendere identificabili i beneficiari. Le zone verdi nella mappa rappresentano le province nelle quali l’incidenza delle pensioni d’oro sul totale degli assegni versati dall’Inps è più bassa. Più si tende verso colori caldi, maggiore è la percentuale delle indennità superiori ai 4.500 euro mensili. Come si vede dalla legenda, si oscilla tra lo 0,02% di Vibo Valentia e l’1,61% di Milano. Il filtro in altro a sinistra consente di isolare una singola regione.

 

Passando il cursore su una provincia (o cliccando per chi legge da smartphone) un pop up indicherà non solo l’incidenza delle pensioni d’oro sul totale, ma anche l’importo risparmiato in caso venisse applicato il taglio. Dacché di quest’ultimo manca ancora una determinazione, Infodata si è affidata all’ipotesi di un taglio medio dell’8%. A Milano l’Inps risparmierebbe poco più di 87 milioni l’anno, a Vibo Valentia appena 53mila. Il risparmio complessivo per le casse dell’istituto guidato da Tito Boeri sarebbe di poco meno di 502 milioni di euro. Praticamente la metà di quel miliardo di euro che Di Maio ha dichiarato di voler recuperare dal taglio delle pensioni d’oro.