I guidatori del Sud Italia fanno meno incidenti di quelli del Nord. È quanto emerge dai dati Istat relativi all’anno 2017, secondo i quali, se rapportati al parco veicoli circolanti, le province più virtuose sono quelle del Mezzogiorno.
La cartina, infatti, è quasi tutta colorata di verde (laddove il rapporto tra incidenti e veicoli è minore), dall’Abruzzo alla Sicilia, con poche eccezioni. Il contrario invece nelle regioni del Centro-Nord, fatte salve le province dell’arco alpino.
A Genova si registra il record negativo, con 7,6 incidenti ogni 1.000 veicoli circolanti (a due o quattro ruote), seguita da Milano, Savona, Rimini e Prato. In fondo alla classifica si trova Aosta con solo 1,07 incidenti e preceduta da Agrigento, Avellino, Vibo Valentia e Benevento.
Ma i dati Istat ci forniscono anche altri indicatori, in particolare quelli sui decessi a seguito di incidente stradale. Ebbene, qui non c’è una vera e propria correlazione geografica (i valori calcolati ci indicano un rapporto statisticamente non significativo con il dato precedente) e la cartina si macchia di colori differenti anche per province molto vicine.
Registriamo quindi il caso di Foggia, con quasi sei morti ogni 100 incidenti nel 2017 mentre nella vicina Bari questo valore scende a meno di uno. Passando il mouse sopra la provincia saranno mostrati i dati più significativi.
Provando a capire quali sono le provincie dove si registrano meno incidenti e dove questi provocano meno morti, nella parte inferiore dell’Infodata abbiamo creato un grafico a dispersione che seleziona le 16 province che sono sotto il valore mediano per entrambi gli indicatori.
Ebbene, in questa élite di territori compaiono sia Bolzano che Napoli, le città che sono in testa ed in coda alle classifiche per per l’aumento e la diminuzione ipotizzate dalla rimodulazione delle tariffe dell’Rc auto.
Infine ci siamo chiesti se la situazione sia migliorata oppure peggiorata negli ultimi trenta anni: in valore assoluto il numero degli incidenti è sempre aumentato fino al picco nel 2002, per poi scendere nuovamente in maniera ininterrotta fino al 2015. Nel 2016, dopo anni di cali consecutivi il valore è tornato a crescere, seppur di poco, e nell’ultima rilevazione relativa allo scorso anno è tornata una leggera diminuzione di circa 800 incidenti, fissano il numero complessivo a quasi 175mila.
Più interessante è la differenza regionale: prendendo come base il dato 1987, in Puglia gli incidenti sono stati due volte e mezzo quelli di trent’anni prima, seguita dalla Calabria (regione nella quale nel 2002 si è arrivati a tre volete e mezzo gli incidenti che c’erano stati tre lustri prima) e dalla Sicilia.
La regione che ha ridotto maggiormente l’incidentalità stradale è stata il Lazio (-40%), seguita dal Friuli Venezia-Giulia e dal Molise.