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economia

Corporate giving, le aziende donano anche quando il fatturato cala

Dall’impegno sul territorio attorno allo stabilimento fino alle campagne di raccolta fondi internazionali, crescono i volontari nelle aziende e le imprese si impegnano a donare anche quando il fatturato va peggio del previsto. E’ quanto emerge dalla Ricerca Corporate Giving in Italy, a cura di Dynamo Academy, che viene presentata oggi al Sda Bocconi Sustainability Lab che ha dato il suo contributo scientifico assieme all’Università di Milano (Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi).

Le imprese con un tasso di crescita dei ricavi positivo (nel triennio precedente alla rilevazione) hanno dichiarato un ammontare destinato al giving superiore nel 37% dei casi. Il 43% del campione ha invece riscontrato una sostanziale stabilità. Ma la notizia è che la propensione al giving sia cresciuta sia a fronte di una stabilità dei risultati economici che in presenza di una riduzione della performance di mercato. Sebbene il 50% delle imprese con Cagr (tasso di crescita) negativo abbia mantenuto stabile l’erogazione, soltanto nel 21% dei casi al peggioramento dei ricavi si è accompagnata una riduzione del giving.

“Pur non essendo possibile distinguere con chiarezza una relazione causale tra performance di mercato e propensione alla filantropia corporate, i dati puntano verso una concezione più evoluta di filantropia quale investimento continuativo nella creazione di relazioni armoniche con gli stakeholder, a supporto del posizionamento strategico dell’impresa” spiega Serena Porcari, ceo di Dynamo Academy, che sostiene Dynamo Camp, l’organizzazione che ospita gratuitamente nei camp estivi bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni con patologie gravi e croniche.

 

Nel corso del 2017 è cresciuto il numero di ore complessive che le imprese del campione italiano hanno offerto: circa 130.742 ore di volontariato aziendale, in crescita rispetto alle 88.742 dell’anno precedente. Il campione è costituito da  94 imprese con fatturato superiore a 209 miliardi di euro (corrisponde ad oltre il 12% del Pil italiano).  Il tasso medio di partecipazione dei dipendenti alle attività di volontariato passa dal 31,7% al 36,9%, e cresce il numero mediano di ore di volontariato svolte dai dipendenti (da 108 a 720 nel 2017).

Il 55% delle imprese italiane incluse nel campione di ricerca ha dichiarato di avere svolto almeno un’iniziativa o un progetto di volontariato aziendale nel corso dell’anno.

Ma quanto ci credono le aziende italiane? Le 94 imprese analizzate hanno erogato 191,14 milioni di euro a favore degli enti del terzo settore nel 2017. Il valore mediano del corporate giving è stato di circa 200mila euro, costituito in prevalenza da erogazioni in denaro e da un maggior ricorso alle donazioni in beni e servizi. Il giving aggregato rappresenta lo 0,32% del fatturato complessivo del campione, più consistente rispetto alla rilevazione dell’anno precedente (0,2%).

Pur restando in vetta nella top 3 delle priorità di investimento filantropico, cultura, sport e ricreazione risultano inferiori di circa 10 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente, passando dal 28,19% al 19,71% del giving totale. Contestualmente, è maggiore l’interesse per gli enti del terzo settore dedicati ad assistenza sociale e protezione civile con una crescita del valore del giving dal 14,49% nel 2016 al 18,64% del 2017. Al terzo posto si collocano i destinatari nell’ambito dell’assistenza sanitaria, con il 10,9% del giving erogato.

L’indagine è promossa  da Dynamo Academy, in collaborazione con Cecp, e con il sostegno di Newman’s Own Foundation e Pwc.