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cronaca

Trono di Spade, tutto quello che c’è da sapere (e vedere)

La prima regola del Trono di Spade: mai affezionarsi a un personaggio del Trono di Spade. È bene ricordarlo con Game of Thrones al rientro dopo quasi due anni di assenza. Ce ne siamo resi conto leggendo le pagine dei grandi volumi firmati George R. R. Martin. Non è stata da meno la serie creata da David Benioff and D. B. Weiss. Game of Thrones vive di intricate trame, ma fa breccia anche grazie ai suoi personaggi. Piccola pecca per i più affezionati: i protagonisti muoiono. E succede molto spesso.

Lo possiamo dire con due numeri. Dei 100 personaggi con più minutaggio sullo schermo sono passati all’altro mondo in 65. La statistica è bella e pronta. Il 65% dei protagonisti ha lasciato la serie per cause di forza maggiore. Avvelenati, squarciati, sbranati vivi, insomma irrimediabilmente (?) morti o presunti tali. Anche questo è Game of Thrones. Una serie dove individuare un unico protagonista è difficile quanto lo è per i personaggi rimanere in vita.

Chi è dunque il vero protagonista di Game of Thrones? Possiamo già dire con certezza che non esiste un protagonista univoco. Personaggi e casate si alternano come fili conduttori della trama ribaltando scenari e situazioni come in nessun’altra serie. Un buon punto di partenza è osservare chi detiene la scena. Quanti minuti ogni personaggio è apparso sullo schermo nelle 7 stagioni precedenti. I dati arrivano dal database online di Imdb e raccontano Il Trono di Spade meglio di una recensione.

Punto primo: Ogni stagione ha avuto un suo protagonista. Qualcuno rientrato in quel 65% e mai tornato nella stagioni successive. Altro spunto da questa prima, rapida analisi. Sono due le casate che si alternano alla testa del racconto. Gli Stark e i Lannister. Contrapposte ma insieme protagoniste.

Da Ned Stark a Jon Snow, passando per Tyrion e Cersei Lannister. I personaggi che hanno rubato la scena in queste sette stagioni. Il capostipite di casa Stark aveva preso ampio margine sugli altri personaggi nella prima stagione. 1 ora e 32 minuti in scena con grande vantaggio sul secondo. Nella stagione 1 Jon Snow lo segue con quasi 40 minuti di ritardo. Nessuno degli altri primatisti di stagione è più riuscito a spiccare tanto. Il primo dei protagonisti è stato Eddard, lord di Grande Inverno. Per rivedere uno Stark a guidare la classifica (e Grande Inverno) ci sono volute 4 stagioni griffate Lannister.

Non esistono solo Stark e Lannister nei Sette Regni. Altre casate hanno popolato l’immaginario di R. R. Martin segnandolo con la loro personalità. Le abbiamo raccolte nell’analisi, perché prima di ogni personaggio c’è la casata a cui appartiene.

Nella grafica è possibile cliccare sugli stemmi delle diverse casate per navigare fino alla pagina dedicata. La screen time analysis mostra il tempo trascorso sullo schermo dai top 100 personaggi di Game of Thrones e dalle varie casate, fino al dettaglio dei singoli personaggi.

 Le casate dei Sette Regni

Lo abbiamo già detto. Stark e Lannister. Rivali per il Trono di Spade e per la conquista dello schermo. Sono di gran lunga le casate più presenti nella serie, triplicando i risultati delle altre principali famiglie. The House of Stark domina la classifica con 19 ore e 46 minuti, spalmati sulle sette stagioni. Dominio assoluto nella stagione 1, con Ned Stark e Jon Snow davanti a Daenerys Targaryen e Tyrion Lannister. Oltre 5 ore in scena, con i Lannister fermi alla soglia delle 2 ore.

Se proprio bisogna trovare un casata protagonista, senza dubbio casa Stark è l’assoluta vincitrice dell’analisi. Non solo supera di oltre 5 ore il tempo concesso ai Lannister (19h 46m contro le 14h 29m dei signori di Castel Granito) ma sopravanza i Protettori dell’Ovest in quasi tutte le stagioni. Unica eccezione, la quinta stagione, grazie a una trama molto incentrata su Cersei. Il vantaggio dei Lannister è però molto leggero, inferiore ai 2 minuti.

Rimane da sottolineare un dettaglio che segna considerevolmente il minutaggio dei Lannister. I figli di Cersei e Jamie sono ufficialmente dei Baratheon, nella serie come nell’analisi. I Lannister non possono dunque contare sulle scene dedicate al sadico Joffrey, così come a Tommen e Myrcella. Quasi 2 ore che comunque non sarebbe sufficienti a tentare il sorpasso su casa Stark. Numeri che si sommano invece a quelli di Robert, Stannis e Renly di casa Baratheon, che con 4h 42m 30s è la quarta casata per minutaggio in Game of Thrones.

Al terzo posto non poteva mancare casa Targaryen che, seppur rappresentata da un’unica protagonista sin dalle prime puntate della serie, ha avuto spazio per 4h 56m. I Targaryen sopravanzano i Baratheon e le altre due casate della nostra analisi: I Greyjoy e l’ormai estinta casa Tyrell.

Chi è il vero protagonista di Game of Thrones?

Alcuni personaggi primeggiano sugli altri in termini di minutaggio. Alla ricerca di un protagonista principale, senza dimenticarsi mai che potrebbe morire da un momento all’altro, l’analisi può continuare sui singoli membri delle casate.

Mentre imperversa la guerra nei Sette Regni per la conquista del trono, lo scettro di protagonista principale è conteso da due personaggi, con un possibile ma improbabile outsider. Jon Snow e Tyrion Lannister sono testa a testa, separati da un solo minuto sullo schermo. 5h 38m del membro di casa Stark contro 5h 37m del “Folletto” figlio di Tywin. Lontana Daenerys Targaryen, sulla carta destinata comunque ad un considerevole minutaggio nella stagione che sta per cominciare.

Sarà probabilmente uno dei due a spuntarla alla fine dell’ottava stagione. Jon o Tyrion dunque. Sarà solo una sfida in termini di minutaggio o si contenderanno anche il Trono di Spade? Domanda lecita. Anche se forse la vera domanda è se i due amati personaggi arriveranno vivi all’ambita meta dell’ultimo episodio. Valar Morghulis! Tradotto dall’alto valyriano “tutti gli uomini devono morire”. Anche Jon e Tyrion.