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cronaca

Come si misura la comunità Lgbt? Le analisi dell’Ocse

Cercare di capire quante sono le persone gay, lesbiche o bisessuali è sempre una questione delicata, soprattutto dove vengono discriminate di più. Non c’è da sorprendersi che nei luoghi in cui questi vengono considerati comportamenti immorali – quando non addirittura illegali – ci sia reticenza a dichiararsi per quello che si è.

Eppure, anche fra molte difficoltà, le stime disponibili ci dicono che si tratta di una fetta della popolazione tutt’altro che piccola. L’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo (OCSE), per esempio, nel suo ultimo rapporto Society at a Glance ha messo insieme diverse analisi accademiche per cercare di dare, nei limiti del possibile, qualche riferimento.

Un primo e più intuitivo modo per provare a dare qualche numero consiste nel chiedere direttamente alle persone se si identificano come bisessuali, gay o lesbiche. I risultati degli studi condotti in questo modo, su più di una dozzina di nazioni sviluppate, mostrano che in media circa il 2,7% della popolazione si definisce così – o per dirla in un altro modo “almeno 17 milioni di adulti” nei paesi menzionati.

Si tratta con tutta probabilità di una stima per difetto, anche perché a causa di dati incompleti non sono incluse le persone transessuali.

 Che i numeri reali siano probabilmente maggiori lo si vede anche cercando di essere più specifici, per esempio chiedendo alle persone se si identificano come omosessuali o bisessuali. Così scopriamo intanto che sembrano esserci altrettante persone che si dichiarano in un modo quanto nell’altro, e in aggiunta che il loro peso sul totale della popolazione diventa maggiore.

In questo caso specifico gli studi disponibili per l’Italia non consentivano di esplicitare la differenza, che dunque non compare di seguito.

Le persone che fanno parte di questo gruppo potrebbero essere ancora di più se le misuriamo non in base all’appartenenza da loro dichiarata, ma al loro comportamento. Gli studi condotti mostrano che aver avuto comportamenti sessuali verso persone dello stesso sesso – e in misura ancora maggiore essere stati attratti qualche volta da persone dello stesso sesso – risulta caso assai più comune.

Se includiamo queste ultime persone nel gruppo di coloro che consideriamo come persone LGB, diventano il doppio e a volte anche il triplo delle stime precedenti quanto a percentuale della popolazione totale. Questo succede, anche se con intensità diversa, un po’ in tutte le nazioni in cui sono stati condotti studi in proposito.

I dati sono stati compilati dall’OCSE a partire da un enorme numero di studi condotti negli ultimi decenni. La lista completa delle fonti è disponibile nell’appendice del rapporto  http://www.oecd.org/social/society-at-a-glance-19991290.htm

SEGUE…