Con l’arrivo dell’estate si cominciano a sentire e leggere i primi numeri relativi alle tanto agognate vacanze.
Ma il turismo non è solo una faccenda estiva ed è per questo motivo che noi di Infodata, come per l’anno scorso , anche quest’anno abbiamo dato uno sguardo ai numeri del turismo europeo riguardanti tutto il 2018, pubblicati da Eurostat.
A livello continentale, sulla scia del già ottimo 2017, anche il 2018 ha fatto registrare un’ulteriore crescita complessiva del 2,2% per quanto concerne il numero delle notti trascorse in strutture turistiche.
Nell’infografica che segue sono riportati i dettagli dei paesi europei sia dal punto di vista del numero di notti, sia per quanto riguarda la variazione percentuale rispetto al 2017.
Ogni nazione è raffigurata da un marker circolare con un gradiente che varia dall’arancio al blu in funzione del numero di notti attribuito ai non residenti nel paese di destinazione (arancio intenso prevalenza di residenti, blu intenso per prevalenza di non residenti).
In aggiunta, passando il puntatore (click da cellulare) sulle singole nazioni, sarà possibile ottenere i dettagli numerici illuminando anche la relativa porzione di mappa.
Anche per il 2018 la Spagna si riconferma il paese con il maggior numero di notti trascorse in strutture turistiche (467 milioni), staccando di quasi venticinque milioni la Francia (443,5), e l’Italia di circa quaranta milioni (428,7).
Al quarto posto, la Germania (418,5) è l’ultima delle quattro nazioni in grado di superare la soglia dei quattrocento milioni visto che il Regno Unito, in quinta posizione assoluta, si ferma a “soli” trecentocinquanta milioni, restando comunque nettamente distaccato dal sesto paese in graduatoria, vale a dire l’Austria che ha fatto registrare 124,6 milioni.
Sui valori assoluti, al netto dell’ordine tra le prime posizioni, non ci sono grosse sorprese, mentre diventa molto più curioso vedere come siano cambiate le tendenze rispetto al 2017.
Con un solido +18,9% la Macedonia si posiziona al primo posto per quanto riguarda la crescita anno su anno, precedendo la Serbia (+12,4%) ed il Kosovo (+11,7%) andando a formare un podio completamente balcanico a differenza invece dell’eterogeneità che caratterizza i paesi nelle ultime tre piazze dell’elenco.
La flessione di 4,3 punti percentuali rispetto al 2017 consegna al Lussemburgo l’ultimo posto, mentre spostandosi dal centro Europa in direzione dell’Oceano Atlantico, l’Irlanda fa registrare un calo di 1,5 punti, valore molto simile al -0,9% della Spagna che risulta peraltro l’unico dato negativo tra i primi cinque paesi per valore assoluto di notti.
Mantenendo il focus su queste cinque nazioni, c’è un altro aspetto di interesse che le rende piuttosto diverse tra di loro. La ripartizione percentuale del numero di notti fra residenti nel paese visitato e non residenti assume infatti valori molto differenti se si considera ad esempio che la Germania è una tra le nazioni con il valore più altro per quanto riguarda l’incidenza dei residenti (79%), mentre per contro, la Spagna è decisamente più sbilanciata sul fronte dei non residenti (64%).
A differenza di altri paesi, l’Italia rappresenta l’equilibrio perfetto nella distribuzione delle notti trascorse in strutture turistiche, facendo registrare esattamente il 50% in entrambe le categorie, quando invece ci sono altre realtà in cui questa ripartizione è numericamente schiacciante.
Tra i casi notevoli per quanto riguarda il turismo proveniente dall’estero, spiccano nazioni molto piccole come Liechnestein (98%), Malta (96%) e Cipro (95%), mentre sul fronte della preferenza da parte dei residenti le realtà più significative sono Romania (81%), Polonia (80%), oltre alla già citata Germania (79%).