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cronaca

Come è andata la maturità quest’anno? Puglia batte Lombardia 5 a 0

Mettere sotto la lente d’ingrandimento i risultati dell’esame di maturità, ogni anno, è un esercizio utile soprattutto per capire i limiti dei numeri che usiamo. In generale i dati sono buoni al più quanto i metodi usati per raccoglierli, e proprio la prova finale delle scuole superiori mostra un caso esemplare di quanto essi talvolta possono essere fuorvianti – persino fino a raccontare il contrario di quanto è vero.

Per capire come mai, conviene intanto guardare a cosa dicono i numeri, partendo dal comunicato  del ministero dell’istruzione che ne sintetizza i risultati. All’essenza, da diversi anni a questa parte i voti della maturità tendono a essere maggiori al sud. I 100 e lode ottenuti degli studenti in Puglia, per esempio, quest’anno sono stati quasi cinque volte più frequenti che in Lombardia, e oltre il doppio della media nazionale.

Si ripropone quindi la classica divisione del paese, ma questa volta – a sorpresa – rovesciata: per qualche ragione i ragazzi del meridione andrebbero molto meglio dei loro colleghi settentrionali.

 Rispetto all’anno scolastico precedente, poi, i 100 e lode sono in aumento sia nella media nazionale che in diverse regioni del sud come appunto la Puglia. Non sono variazioni enormi, e due anni non fanno certo una tendenza, ma si tratta comunque di numeri da tenere sott’occhio.

Ultimi commenti
  • Giuseppe |

    Ma non c’e’ l’INVALSI anche alle scuole superiori? Dal raffronto con esso si ricavano gli stessi trend? Forse l’INVALSI andrebbe migliorato ed approfondito e diventare sempre più la base di valutazione nazionale. Eviteremmo di avere sempre più insegnanti con 110 e lode che non sanno parlare e scrivere l’italiano. Facciamo giudicare le aziende che dicono che un laureato di oggi equivale ad un diplomato di vent’anni fa ed un diplomato si e no alla terza media di allora. Stiamo rovinando delle generazioni con il “tutti fuori con voti alti” perché poi la vita, sconti non ne fa ed al massimo ti da il reddito di cittadinanza mentre decine di migliaia di posti di lavoro ad elevata qualificazione non trovano candidati idonei. La statistica che dice che la maggior parte dei giovani ha un livello di istruzione superiore al lavoro che fa andrebbe letta anche in questa chiave e la selezione tra tutti questi geni e quelli veramente preparati la sanno fare molto bene all’estero, a noi rimangono i 100 e lode!!! E ci sarà chi esagera nell’elargire ma lo scempio e’ in tutte le regioni ed in quasi tutte le scuole.

  • Giuseppe |

    Ma non c’e’ l’INVALSI anche alle scuole superiori? Dal raffronto con esso si ricavano gli stessi trend? Forse l’INVALSI andrebbe migliorato ed approfondito e diventare sempre più la base di valutazione nazionale. Eviteremmo di avere sempre più insegnanti con 110 e lode che non sanno parlare e scrivere l’italiano. Facciamo giudicare le aziende che dicono che un laureato di oggi equivale ad un diplomato di vent’anni fa ed un diplomato si e no alla terza media di allora. Stiamo rovinando delle generazioni con il “tutti fuori con voti alti” perché poi la vita, sconti non ne fa ed al massimo ti da il reddito di cittadinanza mentre decine di migliaia di posti di lavoro ad elevata qualificazione non trovano candidati idonei. La statistica che dice che la maggior parte dei giovani ha un livello di istruzione superiore al lavoro che fa andrebbe letta anche in questa chiave e la selezione tra tutti questi geni e quelli veramente preparati la sanno fare molto bene all’estero, a noi rimangono i 100 e lode!!! E ci sarà chi esagera nell’elargire ma lo scempio e’ in tutte le regioni ed in quasi tutte le scuole.

  • fred |

    Scusate, ma secondo me questi dati vanno sempre esposti con la precisazione che i test Invalsi, ben più seri degli esami di scuola, dicono l’esatto contrario, cioè molto bene al nord e malissimo al sud (sia gli esaminati che gli esaminatori, evidentemente).
    Per inquadare un fenomeno nella sua dimensione oggettiva, e non in quella propagandistica, che non serve e non fa bene a nessuno, se non ad illudere le nonne di avere nipoti “bravissimi”.

  • fred |

    Scusate, ma secondo me questi dati vanno sempre esposti con la precisazione che i test Invalsi, ben più seri degli esami di scuola, dicono l’esatto contrario, cioè molto bene al nord e malissimo al sud (sia gli esaminati che gli esaminatori, evidentemente).
    Per inquadare un fenomeno nella sua dimensione oggettiva, e non in quella propagandistica, che non serve e non fa bene a nessuno, se non ad illudere le nonne di avere nipoti “bravissimi”.

  • Michele Magioncalda |

    Interessante il dato, inutile alimentare il flame, comunque il risultato sarebbe 5 a 1…

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