Per quanto possiamo aver viaggiato, il nostro pianeta ha sempre una sorpresa in più che non avremmo immaginato. Una pagina di Wikipedia ha catalogato le curiosità più strane, buffe o inaspettate della Terra, mettendo in fila luoghi così particolari che a vederli potrebbe sembrarci di aver viaggiato nello spazio verso un altro pianeta. Anche solo fra i posti in cui abbiamo messo piede, e quindi siamo stati in grado di misurarne la temperatura, passiamo dai -89 gradi registrati nell’estremo meridione della Terra nel 1933 agli oltre 56 di Furnace Creek, California, nel 1913.
E a volte i record possono sembrarci poi forse non così peculiari, ma bisogna tenere a mente da dove arrivano: per esempio i 17 gradi e mezzo della base Esperanza possiamo trovarli quasi ovunque persino in Italia, se non fosse che essa si trova molto a sud del pianeta, in Antartide.
Per ciascun continente, la mappa che segue mostra le temperature maggiori e minori mai registrate nella storia.
Diversi dei record registrati risalgono a decenni fa, e in qualche caso persino a oltre un secolo indietro. Entrambe le giornate e i luoghi più caldi per il continente americano per esempio fanno riferimento a inizio ‘900, mentre per trovarsi nel massimo storico in Europa bisognava essere ad Atene nell’estate del ‘77, dove mancò poco a raggiungere i 50 gradi. Il record di freddo della base Vostok, in Antartide, è invece un po’ più recente e risale invece al 1983. Qui però parliamo di estremi, che appunto tali sono, mentre la media complessiva del pianeta racconta un’altra storia in effetti molto più vicina a noi.
Secondo le rilevazioni della Nasa, fra i tanti altri, negli ultimi decenni il nostro pianeta sta infatti continuando a diventare più caldo rispetto al passato. Per dare un termine di paragone, come ha fattol’ingegnere e fumettista Randall Munroe, la temperatura della Terra è cambiata più in fretta nell’ultima manciata di anni, con il progressivo sfruttamento delle fonti fossili, di quanto avesse fatto nei 20mila precedenti.
Gli esperti di clima, per parte loro, ricordano che “è estremamente probabile che l’influenza umana sia stata la causa principale del riscaldamento osservato dalla metà del XX secolo”.