Come se la cavano, dal punto di vista di reddito e tenore di vita, gli insegnanti italiani? La questione è tornata di attualità dopo un’intervista del nuovo ministro dell’istruzione Fioravanti, che ha proposto una tassa su bibite gasate, merendine e voli aerei per finanziare un aumento degli investimenti di due miliardi per la scuola e di uno per l’università.
Secondo i dati compilati dall’OCSE nel suo rapporto“Education at a Glance” quanto a stipendi gli insegnanti pubblici italiani si collocano nella parte medio-bassa dei paesi sviluppati. Va un po’ meglio a quelli che insegnano all’asilo, dove invece si trovano intorno alla metà delle nazioni considerate dall’organizzazione statistica.
Naturalmente le retribuzioni dei docenti pubblici sono in linea con la storia retributiva dei singoli Stati. Se per esempio gli insegnanti del Lussemburgo ricevono stipendi molto maggiori di quelli greci, questo deve sorprenderci solo fino a un certo punto perché lo stesso vale un po’ per tutti i lavori pubblici.
Prendere i soli numeri degli stipendi non ci racconta l’intera storia, e per farsi un’idea conviene considerare allora anche altri indicatori. Uno di questi riguarda il rapporto fra stipendi dei docenti e reddito medio (o per essere più pignoli il PIL pro capite) della popolazione in generale, che può appunto esprimere in che misura questi dipendenti pubblici vengono pagati rispetto allo standard di vita comune degli abitanti.
Facendo questo calcolo viene fuori che anche considerando l’ottimo tenore di vita dei tedeschi, i loro insegnanti risultano comunque molto ben retribuiti. Quelli italiani sono grosso modo allo stesso livello di francesi e americani alle scuole elementari, mentre proprio i francesi diventano il 20% maggiori (e più) rispetto al reddito medio nei livelli successivi d’istruzione.
Un altro confronto per dare un po’ di contesto consiste, come ha calcolato Ocse, consiste nel confrontare gli stipendi dei docenti con quelli di altre persone dall’istruzione simile. Per alcune nazioni l’organizzazione parigina è riuscita a confrontare il reddito degli insegnanti con i salari di altri lavoratori a loro simili, ma purtroppo i dati per l’Italia non sono presenti.
È comunque possibile fare un paragone fra i docenti e i laureati in generale, dal quale risulta che gli insegnanti italiani – un po’ in tutti i tipi di scuola – ricevono una retribuzione circa intorno al 70% di quanto ottengono in media i laureati. Anche in questo caso si tratta di risultati che portano gli insegnanti del nostro paese nella parte bassa fra le nazioni sviluppate.
Prima puntata di tre. Nella prossima proviamo a calcolare il salario reale degli insegnanti.