No, non è lo squalo. Reso famoso da un film del 1975 di Steven Spielberg, il carcarodonte (questo il nome scientifico del grande squalo bianco) non è uno dei predatori più rischiosi per l’uomo. Certo, è meglio non trovarselo faccia a faccia nel mare, e tuttavia i dati dicono che ben altri sono i pericoli del regno animale.
Sono infatti solo 6 ogni anno i decessi causati da squali: meno anche dei lupi, che infestano oramai soltanto le nostre fiabe, mentre, in tutto il mondo, si conta in media nemmeno un caso al mese di persone morte a causa loro. Cappuccetto Rosso, quindi, può stare tranquilla perché la statistica è dalla sua parte.
E nemmeno i leoni sono eccessivamente pericolosi per l’uomo: i re della foresta sono causa soltanto di 22 decessi all’anno, molto meno dei grandi erbivori con cui coabitano nella savana. Elefanti e ippopotami, infatti ne provocano 500 ciascuno.
Più in alto in classifica giungono dei particolari vermi parassiti del nostro organismo: 700 persone rimangono uccise a causa loro, precedendo coccodrilli (1.000) e il lombrico di Ascaris, che provoca l’ascaridiosi, malattia che miete 4.500 vittime ogni anno, soprattutto bambini.
La mosca tze tze è causa di 10.000 morti, mentre le cimici del tipo “assassine”, che provocano la malattia di Chagas, ne sono responsabili per circa 12.000.
La top 5 di questa speciale classifica vede le lumache, con 20.000 persone morte ogni anno, al quinto posto, precedute dai cani con 35.000. I migliori amici dell’uomo, tuttavia, raggiungono la quarta posizione perché la loro interazione con il nostro genere è elevata, quindi anche i rischi si moltiplicano. Sul terzo gradino del podio si piazzano i serpenti, che ancora provocano 100.000 vittime ogni anno.
Al secondo posto, tra gli animali più pericolosi, c’è l’uomo stesso: ci sono al mondo 437.000 soggetti uccisi dai propri simili, ossia 70mila volte più di quelli vittime di squali.
L’animale più pericoloso di tutti, però, è la zanzara. Il fastidioso insetto è la causa di trasmissione di malattie, tra le quali la principale è la malaria. Il tipo Anofele, insieme alle altre, provoca 750.000 morti all’anno, come se una città grande come Amsterdam quasi scomparisse ogni 31 dicembre.